Per secoli il paesaggio rurale, nella vitale simbiosi con quello urbano, ha rappresentato l'immagine simbolica di un equilibrio culturale e sociale solo in apparenza effettivamente raggiunto. La storia della sua evoluzione, com'è noto, documenta altre realtà. In molte porzioni del territorio europeo, sicuramente di quello italiano, la campagna costituisce infatti una dimensione d'uso residuale, ibrida, transitoria, contraddistinta da figure spaziali incerte, difficilmente riconducibili alla struttura storica dell'insediamento locale. Con la sua straordinaria unicità ambientale e paesaggistica il Delta del Po si mostra, al contrario, come un'importantissima eccezione nel sistema della grande metropoli padana non immune, però, da rischi di progressive trasformazioni e degrado. Il volume, partendo da alcuni percorsi di ricerca e attività progettuali concrete, riafferma l'interesse per lo studio dei territori rurali, europei e italiani, e propone linee di lavoro finalizzate a sostenere l'utilità di interventi volti a sperimentare nuove pratiche di cura del paesaggio.