L'illustrazione di questa polivalenza del "segno" miracoloso costituisce il vero contributo all'attuale teologia del miracolo - un contributo che permette di assimilare non soltanto la stupenda visione scritturistica dei miracoli di Cristo, ma anche la precisa e rigida analisi filosofica della casualità miracolosa (preternaturale) che ci viene offerta da S. Tommaso. Si ammette, implicitamente, che la dottrina sul miracolo non di Dio, nè a una semplice descrizione teologico-storica della teologia del miracolo non può fare a meno della filosofia - e una visione apologetico-filosofica dei miracoli dovrebbe trovare il suo complemento nella teologia che sola può illustrare perfettamente la posizione dei miracoli nella storia della salvezza.