Il volume documenta una ricerca multidisciplinare condotta dal Dipartimento ITACA "Industrial Design Tecnologie dell'Architettura e Cultura dell'Ambiente", dell'Università La Sapienza di Roma, nell'ambito del quale si è creata una vera e propria scuola sul rapporto tra la progettazione tecnologica in Sanità e la condizione umana del paziente. I risultati presentati evidenziano, da un lato, gli effetti patogenici che possono scaturire dalla dinamica delle interazioni ambientali in contesti sanitari a fruizione temporanea -come appunto il Day Hospital- e, dall'altro, l'efficacia di corrette scelte decisionali di tipo progettuale nei confronti del benessere psico-fisico dei pazienti e delle condizioni di lavoro degli operatori. La ricerca è stata condotta secondo una metodologia di derivazione esigenziale-prestazionale e che si basa su: - un'analisi interpretativa dei fenomeni, dei fattori di stress e sul modo in cui questi incidono sulla salute di coloro che frequentano gli spazi del Day Hospital sia come pazienti, sia come operatori o accompagnatori; - un'indagine sul campo mirata ad avvalorare gli assunti teorici mediante lo studio di casi campione; i risultati di tale indagine hanno consentito di formulare successivamente le linee-guida progettuali per una rinnovata concezione degli spazi sanitari basata sui principi di prevenzione dello stress. Una tematica -quella della progettazione di ambienti sanitari- che avrebbe potuto essere affrontata in termini esclusivamente funzionali e strutturali -come è prassi purtroppo nella formazione degli ingegneri -architetti nelle università italiane, e che, invece è stata trattata con una sensibilità nuova nei confronti della progettazione sostenibile per l'uomo, che non si limita al concetto di "umanizzazione", ma ha cercato di entrare ancor più nello specifico, individuando lo stress come chiave di lettura.