Codice: 265922407142627
Editore: Edipuglia
Categoria: Archeologia
Ean13: 9788872286234
A cura di Giuliano De Felice Maria Giuseppina Sibilano. Santo Spirito, 2011; br., pp. 192, ill. b/n, cm 21x30. (Insulae Diomedeae. 0019.).
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Oggi la comunità degli archeologi è sempre più attenta ai problemi della libera circolazione delle informazioni e direttamente interessata a comprendere la natura delle soluzioni tecnologiche adottate nel proprio lavoro e ad interagire con le modalità della loro realizzazione e funzionamento. In questo quadro l'Open source si candida efficacemente ad avvicinare gli sviluppatori di software alla comunità di chi lo utilizza. Nel settore archeologico questo determina una svolta fondamentale che mira a superare la fase pioneristica di applicazione delle ICT alla ricerca. In definitiva evolvendosi da uno scenario caratterizzato quasi esclusivamente dalla necessità di "piegare" le metodologie di indagine e di raccolta dei dati a soluzioni tecnologiche realizzate per scopi diversi, si inizia a costruire, proprio grazie al contributo dell'Open source, una nuova stagione di "informatica per l'archeologia". Giunti alla quinta edizione, i workshop ArcheoFOSS costituiscono una delle iniziative più longeve nel panorama italiano delle applicazioni informatiche alla ricerca archeologica. L'edizione del 2010 intende valorizzare questo patrimonio e proporsi come un momento di confronto e discussione fra i diversi attori del sempre più complesso mondo dei rapporti fra ICT e archeologia. Giuliano De Felice (Bari, 1971) è ricercatore in Archeologia cristiana e medievale all'Università di Foggia, dove insegna Informatica applicata ai Beni Culturali e Applicazioni informatiche all'archeologia. Coordina le attività del Laboratorio di Archeologia Digitale del Dipartimento di Scienze Umane dell'Università di Foggia. Maria Giuseppina Sibilano (Bari, 1976) è dottore di ricerca in Archeologia e Didattica dei Beni Culturali presso il Dipartimento di Scienze Umane dell'Università di Foggia dove svolge attività didattica, indagini sul campo e collabora alle attività del Laboratorio di Archeologia Digitale.