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Sub-limis e sub-limo. Al limite estremo: fra Goya e Malevic

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Codice: 705973111002309

Editore: Mimesis

Categoria: Filosofia

Ean13: 9788857529165

Sesto San Giovanni, 2015; br., pp. 274. (Filosofie).

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La rottura del patto mimetico, basato sulla corrispondenza fra io e mondo, fra visione e rappresentazione, prende avvio irreversibilmente con il Romanticismo. La riflessione sul sublime riprende in questo momento; nell'Arte, non più imitazione del mondo naturale, né creazione o invenzione del Bello, si sancisce il definitivo superamento dell'imitazione del dato reale. Derivato da sub-limine, il sublime indica qualcosa di altissimo, che sta sopra l'architrave della soglia di casa (limen), ma anche, considerando la diversa accezione di sub-limo, ciò che sta sotto il fango, il profondo e l'abissale. Mai lo sguardo che accompagna l'esperienza del sublime sarà immobile rispetto all'orizzonte. Il testo si sviluppa entro questi due termini: da una parte le immagini, fra gli altri, di Friedrich e Goya che, da differenti punti di vista, indagano fino al limite estremo il paesaggio e gli abissi dell'anima; dall'altra il percorso intrapreso da Kandinskij a Malevic, che, dal superamento del visibile, condurrà verso l'invisibile e l'infigurabile. Entrambi i poli del sublime, l'Altissimo e l'Abisso, raccontano in tal modo, anche se da ambiti distinti, la crisi irreversibile del soggetto e della ragione classica.

  • Autori: Demilio Romeo
  • Soggetti: Saggi (Arte o Architettura)
  • Anno: 2015
  • Dimensioni: 17x24 cm
  • Spessore: 18 mm
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