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Il massimo necessario. Note per una antropologia del perdono

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Codice: 574783645888391

Editore: Mimesis

Categoria: Filosofia

Ean13: 9788857565323

Sesto San Giovanni, 2020; br., pp. 142, cm 12x24. (IF. Itinerari Filosofici).

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Pur essendo generalmente valutate in termini moralmente positivi, alcune azioni e attitudini morali non sono considerate come strettamente dovute, né tantomeno esigibili: si tratta delle attitudini e delle azioni che rientrano nell'ambito, vasto e molteplice, dell'amore. La tradizione morale ha coniato un termine tecnico per indicarle: "supererogatorio" (o "supererogazione"). Rispetto al minimo necessario di ciò che non può e non deve mancare - l'ambito di ciò che è appunto esigibile - il supererogatorio configura un "massimo": va oltre ciò che è strettamente esigibile ed è dunque generalmente considerato eccedente la sfera e le competenze dell'etica. L'ambizione di queste pagine è di mostrare come questo massimo sia anch'esso in qualche modo "necessario" e come - al contempo - dal ripensamento di questo massimo derivi un nuovo sguardo sull'etica in generale e sul dovere in particolare. Quel massimo eccede una certa figura del dovere, ma non il dovere in sé: configura dunque, a tutti gli effetti, un fenomeno etico.

  • Autori: Biancu Stefano
  • Anno: 2020
  • Dimensioni: 12x24 cm
  • Spessore: 10 mm
  • Peso: 1 Kg
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