Da una riflessione sulla nostra civiltà indiscutibilmente in crisi e che corre il rischio di sgretolarsi, che ha perso i suoi riferimenti fondanti, e che è destinata ad una irrimediabile involuzione o alla scelta casuale di nuovi miti effimeri, forieri della sua stessa fine, nasce una domanda cruciale: cosa serve affinché continui ad esistere e non scompaia sommersa dalle sue contraddizioni? Serve l'elaborazione e l'adozione di una nuova etica. È ormai imprescindibile una profonda riflessione sugli strumenti culturali necessari ad affrontare le nuove sfide etiche poste dal progresso scientifico in ogni campo. È giunto il momento di essere consapevoli della ineluttabilità dell'opera da affrontare, di prendere atto che non si può più cambiare l'etica subdolamente mediante la supina accettazione delle nuove istanze poste dalla realtà sociale in tumultuoso cambiamento. Per procedere su questo cammino, è stato necessario, per prima cosa, dimostrare che non esiste alcuna etica che possa essere considerata superiore alle altre, neppure quella contenuta nei Libri Sacri delle varie religioni antiche.