Codice: 968161888627487
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
Categoria: Educazione e Formazione
Ean13: 9788804590095
Segrate, 2009; ril., pp. 213, cm 14,5x22,5. (Frecce).
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Benvenuti nella scuola italiana, dove gli studenti sono convinti che il Tiepolo sia il fratello di Mammolo, che tra i personaggi dei Promessi sposi ci siano "tre preti: don Abbondio, don Cristoforo, don Rodrigo". Benvenuti nella scuola che è ultima nei rapporti Ocse per la preparazione degli studenti, che in dieci anni ha promosso 8 milioni di alunni con "lacune gravissime", che porta in quinta elementare un bambino su due con problemi di lettura e manda all'università giovani convinti che l'ultimo libro della Bibbia sia "La pocalisse". È la scuola dei mille consulenti e dei mille corsi, quella dove si studiano approfonditamente il benessere, l'arte circense, il suono dei bonghi, persino il pollo al curry, la pesca alla trota e il ritmo del tamburello, ma poi spesso ci si dimentica di insegnare l'aritmetica e l'ortografia. La scuola che cade a pezzi (240 studenti feriti ogni giorno), che si fa soffocare dalla burocrazia (due circolari da leggere in media per ogni giorno di lezione) e a volte dall'ideologia ("I gulag? Un errore di valutazione"). La scuola che ha il record di professori: li paga poco ma non li licenzia mai, nemmeno se si danno malati per andare a lavorare altrove o se vanno in aula per molestare le allieve. La scuola degli sperperi e degli sprechi, dove per trovare un supplente ci vogliono 574 telefonate. "Tutto quello che non so l'ho imparato a scuola" sentenziava Longanesi. Mai è stato vero come oggi. Ma un paese che perde la scommessa dell'educazione è perduto per sempre. Per chi suona la campanella è il viaggio, con risvolti sorprendenti e inediti, dentro un disastro che non possiamo più sopportare. E la speranza che da qui si possa partire per cambiare: un'Italia migliore non può nascere da una scuola da cui si può uscire pensando che il turchese è la lingua che si parla in Turchia e che l'evoluzionismo è la teoria di "Ciao Darwin". Perché, come diceva Chesterton, "non avere un'istruzione è pericoloso. Rischi di prendere sul serio quelli che ce l'hanno".