Codice: 875293542883185
Editore: Divergenze
Categoria: Classici - Poesia - Teatro
Ean13: 9788831900126
A cura di Benazzi Francesca e Angela di Maso. Belgioioso, 2019; br., pp. 100, ill., cm 13x19,5.
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L'uomo che incontrò se stesso è la commedia che ha consacrato Luigi Antonelli nella stretta cerchia dei monumenti del teatro italiano. Rappresentata per la prima volta il 23 maggio del 1918 al teatro Olympia di Milano, è l'avventura fiabesca e ironica di un uomo, Luciano de Garbines, a cui è data l'occasione di rimediare a una cantonata coniugale di vent'anni prima. Ma il sangue, sovente, fa ripe-tere gli sbagli, e rischia di viziare anche il senno di poi, che sposa a meraviglia il romanzesco con il rea-le, trasformando la fantasia in un gioco di beffe e di sentimenti quanto mai concreto. In questa suggestiva confluenza l'amor sacro e l'amo-re profano si accavallano, in una vicenda che fotografa in modo folgorante l'animo umano: ""Ancora non rie-sco a persuadere quell'uomo che la moglie l'inganna! Sapevo che avrei dovuto faticare, perché è da un bel pezzo che ci conosciamo io e lui, ma non avrei mai cre-duto di dover lottare contro un individuo simile! Se poi penso che infine si tratta di persuadere me stesso, mi domando se si può essere più bestia di così"". Riuscirà, il protagonista, a convincere il suo doppio a correggere gli errori di un tempo, oppure l'esperienza si rivelerà anch'essa un'illusione, forse la più terribile di tutte? L'originale provocazione contenuta ne L'uo-mo che incontrò se stesso piacque a Gramsci: ""Questa fine satira della vita ha stupito il pubblico a cui, da tem-po, non si ammanniscono lavori atti a sviluppare un pensiero"" che riconobbe gli intenti dell'autore, per il quale ogni ""piccola vicenda deve aprire un mondo di-nanzi agli occhi dello spettatore"". E nell'opera il regi-stro fantastico è stemperato dall'ironia: dai lividi toni del primo atto si scivola nella pochade e nella farsa, a loro volta annegate in un lucido, disperato disincanto. Una commedia che mette in dubbio l'esperienza e co-stringe a interrogarsi sul peso di essa nel destino, in un nuovo modello drammatico e antropologico.