In questa nuova raccolta poetica il poeta ulteriormente arricchisce e trasforma l'armonia del suo discorso, attingendo la continuità rigorosa del metro con una sorta di mescolanza della quantità delle sillabe con la misura della metrica greca e romana. E anche questo il segno mirabile della poesia di Giuseppina: che aspira all'esaurimento del dire e dell'armonizzare, alla totalità del sublime, nella sfida alla variazione che non porta a nessuna ripetizione per la conquista trionfale.