Codice: 387092798172844
Editore: Del Vecchio Editore
Categoria: Classici - Poesia - Teatro
Ean13: 9788861100923
Traduzione di Centorbi N. Testo Italiano e Tedesco. Roma, 2014; br., pp. 502, cm 13,5x21,5. (Poesia. 12).
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Pochi esponenti della letteratura tedesca dell'esilio hanno vissuto l'estraneità con la radicalità di Hans Sahl. A testimoniarlo gli scritti autobiografici, tenacemente intesi a tracciare un'iconografia dell'esilio, ma anche questa intensa e sincera produzione poetica, che evidenzia suoni e vibrazioni di un'esistenza precariamente sospesa tra identità e dispersione. Appena qualche anno prima di rientrare definitivamente in Germania, Sahl scriveva a Joachim Koch, l'editore della rivista "Exil": "Esilio - non si tratta soltanto di una definizione politico-geografica, non solo di un luogo dell'estraneità, del confino. L'esilio è quasi diventato un moderno stato di coscienza. Ci sono interi popoli che vivono in esilio nel loro stesso Paese, per altri l'esilio diventa una seconda patria". Per Sahl, poeta "dal cuore pieno d'estraneità", l'esperienza dell'esilio travalica lo spazio circoscritto dell'urgenza storica, estendendosi prospetticamente alla sfera esistenziale e facendosi permanente "condition humaine".