Codice: 58529699819262
Editore: Polistampa
Categoria: Narrativa e letteratura
Ean13: 9788883042249
Firenze, 2000; br., pp. 384, ill., cm 15x21. (Sagittaria. Opera).
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La raccolta La neve di maggio comprende tre stagioni umane e letterarie. La prima, fra il 1955 ed il 1965, è documentata dalle poesie giovanili che comprendono una trilogia: Città e relazione , 1960; L'età forte , 1962; La macchina da oro ; 1964. In questi quaderni, editi da Quartiere, è espresso il tema dell'inurbamento e della sua problematica individuale e storica. La seconda, fra il 1966 e il 1980, è documentata dalla trilogia Il paese reale , 1970; La nostra parte , 1977; Il delta degli anni , 1981. In questi quaderni, editi dal Collettivo R, è espressa la “resistenza” dall'interno dell'alienazione del sistema neoindustriale. La terza, fra il 1980 e il 1995, è documentata dalla trilogia Le scapitorne , 1987; Aria di Confine , 1991; La casa delle comete (inedito, in cui è reinserita una scelta da Aria di confine ). Questi ultimi quaderni esprimono le dissolvenze di un mondo che si rigenera e motiva nell'azione poetica. Tre fasi del secondo Novecento, dalla storia del “secolo breve”, tre stagioni di una “vita d'uomo”, tre cicli letterari diversi ma connessi da una loro interna progressione. “Al nuovo millennio lasciamo ‘canti' incisi nel sangue e nella memoria perché ‘vissuti' con l'insistente amore di uno ‘scordato strumento'; storie personali aperte sulle pagine di un futuro immaginato. Dove (in quale luogo) sia oggi vivibile tutto ciò non sappiamo, ma quello è il nostro la alla vita. Le note di questo incipit ci fecero partecipi di un destino comune, fatto di gesti necessariamente accesi, incrociato nelle città, nel territorio più vasto del Paese e dell'Europa”. (Da un'intervista a Franco Manescalchi apparsa su «Images, Art & Life», n.32, 1995).