Lei, pensava di avere una vita appagante: insegnante di lettere in un liceo, madre di una figlia adolescente e moglie innamorata di un manager, spesso assente per lavoro. Le pareva davvero una vita felice, finché una inaspettata rivelazione non la sprofonda in una crisi di dolore e di identità, anzi in un buio esistenziale, che la porta a rivolgersi ad uno psicoanalista. Dal dialogo serrato con l'analista emergono per lei sentimenti nuovi, ma ad un certo punto non sa più se la vita vera è quella che conduce nella realtà, o quella che si svolge, nella stanza dell'analisi, dove i sentimenti hanno una forza che la sconvolge dal profondo; è quella la realtà? Quella dei sentimenti provati e non vissuti, o quella della realtà che, comunque, tutti i giorni vive, dove è estremamente difficile trovare una conciliazione fra sentimenti e rapporti umani? Lei ci prova, comunque. Lei prova a vivere un'altra storia, con un altro uomo per potersi inventare una nuova vita, ma capisce che è difficile, ora più di prima, dirigere i sentimenti con la sola forza della ragione.