La corte di Mantova viene nuovamente assunta dall'autore come laboratorio di ricerca per esaminare la lenta ma costante trasformazione dei gusti e dei piaceri alimentari in Italia e in Europa dal XV al XVII secolo. Gia' il I capitolo dedicato alla complessa organizzazione di corte mette in chiaro come il banchetto rappresentasse uno dei principali riti della vita cortigiana, non solo finalizzato al soddisfacimento dei bisogni nutrizionali, ma pregno di valenze comunicative, politiche, promozionali e celebrative di uno status. L'analisi di specifici convivi, di grasso o di magro, e delle relative vivande, consente un excursus completo sulla cucina storica: dalle carni ai vini, dai frutti alle verdure, dai salumi ai formaggi, dalle spezie ai dolci. Completano il libro un'appendice di documenti con la trascrizione di alcuni banchetti storici, un glossario di 3500 etimi antichi e inedite ricette d'epoca suggerite da illustri personaggi. Il testo e' illustrato armoniosamente dalle opere d'arte, piu' o meno celebri, che hanno direttamente o indirettamente rappresentato il soggetto alimentare nei secoli in questione