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Il principe azzurro è un bastardo. Perché quello giusto è sempre quello sbagliato

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Codice: 193692354914629

Editore: Piemme

Categoria: Salute - Famiglia - Benessere

Ean13: 9788856617160

Traduzione di Pradella C. Casale Monferrato, 2011; br., pp. 208, cm 14x21,5.

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Mesi, magari anni, di cene a due, sesso bollente, spazzolini da denti dimenticati nel suo bagno, ma alla richiesta di una relazione più impegnata parte il solito ritornello: "Non sono ancora pronto". Oppure lo psicologico "Ho avuto una delusione da piccolo e non riesco ad avere legami stabili". Per non parlare del "Non riesco a chiamarti, sono fuori per lavoro" e del subdolo "Con mia moglie non ci intendiamo più". Parliamoci chiaro: anche concedendo una percentuale di buona fede - un dieci per cento per stare larghi - suonano tutte per quello che sono. Balle. E la cosa bella è che le donne ci cascano. Anzi, pur di crederci si inventano spiegazioni intricatissime, che neanche il cubo di Rubick. Accade così che donne affascinanti, intelligenti, realizzate sul lavoro, e più astute di una volpe nel fiutare un affare, si lascino abbindolare dai trucchetti del bastardo di turno. Per poi trovarsi un giorno abbandonate e umiliate. E pronte a ricominciare daccapo. Rompere questo circolo vizioso si può. Sfruttando uno degli aspetti più noti degli uomini: il fatto che sono scontati. Dicono tutti le stesse cose, fanno tutti le stesse cose. Sarà un luogo comune, ma intanto serve a incasellarli in alcune comode categorie: quella degli eterni indecisi, degli uomini da salvare, degli sposati. O ancora nelle due pericolosissime dei seriali e dei sadici. E la catalogazione si può, anzi si deve, fare subito, all'inizio della relazione, perché anche in amore il buongiorno si vede dal mattino...

  • Autori: Koidl Roman M.
  • Anno: 2011
  • Dimensioni: 14x21,5 cm
  • Spessore: 14 mm
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