Codice: 49816746958849
Editore: Alinea Editrice
Categoria: Animali - Natura
Ean13: 9788881252787
A cura di Provincia di Bologna. Settore pianif. terr. trasp. Testo Italiano e Inglese. Firenze, 2005; br., pp. 56, ill. b/n e col., cm 20x20.
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Bologna è cresciuta negli anni, in modo non sempre ordinato, seguendo la sua naturale inclinazione a darsi una dimensione capace di competere, sia a livello nazionale che al di fuori dei confini del Paese, con le realtà metropolitane più avanzate. Uno sviluppo frutto della sua naturale collocazione geografica di cerniera, della sua storia civile, sociale, culturale, politica ed economica, che ha dato a questo processo caratteri peculiari ed unici. Bologna oggi, dopo le ondate espansive, proprio per mantenere la sua competitività, la sua qualità. La sua "eccellenza", ha bisogno di reindirizzare questo sviluppo, ridistribuendo le sue funzioni, promuovendo una infrastrutturazione del territorio capace di rispondere in modo adeguato alle nuove domande e ai nuovi assetti, scegliendo con rigore la qualità ambientale e sociale dello sviluppo come fattore di arricchimento e rafforzamento del sistema territoriale. Con l'approvazione del PTCP, avvenuta il 30 marzo 2001 la Provincia ha imboccato con determinazione la strada del riequilibrio territoriale per tutto il territorio bolognese. Il Piano, attraverso un percorso fondato sulla partecipazione ed il coordinamento, individua gli assi dello sviluppo futuro del nostro territorio, puntando a risolvere i nodi critici che negli anni si sono determinati. Le scelte strategiche del Piano sono tre: La prima riguarda il "sistema integrato della mobilità bolognese". Per assolvere al ruolo di cerniera tra Nord e Sud, tra Est e Ovest, che Bologna svolge e per sostenere il suo ruolo di "polo di eccellenza", dobbiamo produrre un potenziamento delle infrastrutture che permetta un più agevole attraversamento dell'area ed un più efficace avvicinamento ed ingresso alla città. Nello scenario attuale una nuova infrastruttura autostradale appare necessaria, la sua realizzazione deve però significare il potenziamento della rete stradale a servizio dell'area metropolitana bolognese, spostando consistenti quote di traffico e liberando assi stradali dal traffico non locale. Soprattutto la nuova infrastruttura autostradale dovrà andare di pari passo al completamento del Servizio Ferroviario Metropolitano (SFM), la rete radiale che converge su Bologna e l'attraversa, offrendo in questo modo un moderno sistema di trasporto pubblico su ferro, efficace, veloce e sicuro, integrato funzionalmente con il nuovo sistema di trasporto rapido di massa, la metropolitana leggera e il tram, che Bologna sta progettando, perché, ne siamo convinti, è giunto il momento di invertire la tendenza alla crescita del trasporto privato su gomma. La seconda riguarda gli insediamenti residenziali e produttivi. Per i primi puntiamo ad uno sviluppo contenuto, concentrato lungo le direttrici servite dal SFM, nei centri urbani dotati di servizi o in grado di adeguarli ai nuovi livelli, con un'attenzione particolare alla qualificazione dei centri urbani, perché la pianificazione deve sviluppare coesione sociale ed una più forte identità comunitaria, se vogliamo che si realizzi quel sistema policentrico di municipi metropolitani capace di riequilibrare la dipendenza gerarchico funzionale della provincia dalla città. Alto stesso modo per i secondi si individuano i poli di espansione, candidando anche parti significative della provincia ad ospitare quelle funzioni di eccellenza, nella produzione, nella ricerca, nei servizi, che Bologna vanta e che non possono essere concentrate solo in città, se vogliamo offrire al nostro sistema produttivo le opportunità per mantenersi competitivo. Infine la terza scelta strategica inserita nel PTCP riguarda la definizione di una trama unitaria di "corridoi ecologici" e di "aree di salvaguardia ambientale", con l'indicazione di quelle parti del nostro territorio che rendiamo "indisponibili" all'intervento edificatorio o infrastrutturale, per garantire un tasso elevato di sostenibilità al nostro sviluppo, per fissare i limiti che lo stesso deve assumere per essere equilibrato e per superare la condizione di marginalità che spesso caratterizza questi temi nella pianificazione, Il territorio bolognese è orientato alla qualità; la qualità ambientale è un presupposto imprescindibile ed un elemento di valorizzazione di uno sviluppo che voglia puntare ad alti tassi di competitività di sistema, che non si accontenti di una ricchezza solo quantitativa, ma voglia guardare non solo al futuro prossimo ma anche a quello più lontano.Bologna vuole essere un'area metropolitana. Ne ha le caratteristiche e le possibilità. Deve cominciare a pensarsi e ad organizzarsi come tale, assumendo la scala provinciale della programmazione della pianificazione, come dimensione naturale del proprio progetto. Il PTCP agevola questo processo indicando le grandi direttrici su cui muoversi. Lo mettiamo a disposizione come strumento, prima che come vincolo, perché vogliamo "costruire insieme" il futuro delle nostre città, dei nostri comuni e del nostro territorio.Il cammino per la sua attuazione si è già avviato, ed i primi passi sono confortanti. Molti Comuni lavorano già in forma associata per la definizione dei propri strumenti pianificatori; diversi accordi territoriali sono stati sottoscritti; alcune scelte importanti sono oggetto di riconsiderazione. Quello che ci aspetta è dunque un cammino impegnativo, ma i primi passi ci dicono chiaramente che siamo partiti con lo spirito giusto.