Codice: 654131871217559
Editore: PiQuadro srl
Categoria: Pittura
Sant'Angelo in Vado, Chiesa di Santa Maria dei Servi, 8 dicembre 2008 - 18 gennaio 2009. Urbino, 2008; br., pp. 152, ill. col., cm 15x21. (I Segni del Tempo. 5).
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L'itinerario espositivo all'interno della Chiesa di S. Maria dei Servi di Sant'Angelo in Vado, si articola attorno a bambinelli in cera e terracotta realizzati in un periodo compreso fra gli inizi del XVIII secolo e la fine del XIX secolo, dalle monache di clausura di Sant'Angelo in Vado e di Mercatello sul Metauro. Il Bambinello forma tangibile del concretizzarsi nella carne dell'evento di salvezza, spinge a credere come ogni vita che viene alla luce in forza dell'Emmanuele, Dio con noi, assuma la natura umana. Nel 1223 ad opera di San Francesco d'Assisi si assiste alla prima rappresentazione del Presepe vivente nel bosco di Greccio che esorta il popolo alla meditazione e alla preghiera, così da ricomporre il vero messaggio del Natale. L'evangelista Luca spiega ciò che accadde in quella notte in cui il vagito divino spalanca la cieca situazione umana all'invisibile, mentre dal buio di una notte senza confine, si accende la luce del Dio che si rivela. Il Bambinello è la luce che rende chiara la notte e splende nel volto della Vergine Madre, di San Giuseppe, dei pastori e dei Re magi come testimoniano anche le opere in mostra, soprattutto dipinti, datati fra il XVI e il XIX secolo. Così Maria, la Madre, non è più rappresentata in una gioia personale, ma come colei che mostra al mondo il Salvatore, accanto a Giuseppe che, nell'ombra della stalla, in obbedienza, accetta la sua paternità putativa. Diverse poi le opere che raccontano l'Adorazione dei Magi, attraverso la tradizione de i tre sapienti provenienti dall'Oriente che assumono l'accezione simbolica di Sem, Cam, Iafet, i tre figli di Noè discendenti della prima umanità salvata. Il simbolismo legato ai magi comincia dal nome: Mag infatti, significa dono. I nomi specifici con cui vengono menzionati i tre sapienti sono: Gaspare (conquistatore della forzasplendore) che porta l'incenso, Melchiorre (re della luce) offre l'oro, Baldassarre (il protetto dal Signore) reca in dono la mirra. I tre personaggi dinnanzi al Bambinello rivelano chiare differenze somatiche e razziali che ne sottolineano la loro provenienza dalle tre diverse parti del mondo (Asia, Europa e Africa). L'itinerario iconografico della mostra si conclude con i temi della Strage degli Innocenti e la Fuga in Egitto.