Codice: 703702603578672
Editore: Palombi Editori
Categoria: Cataloghi e monografie
Ean13: 9788860604910
Roma, 2012; br., pp. 132, ill. col., cm 16,5x24.
AGGIUNGI AL CARRELLODisponibile
Verso la fine del 1600 tra l'Italia e le isole del Mediterraneo erano avviati scambi culturali. I contatti tra la società culturale romana e gli artisti maltesi si facevano sempre più frequenti ed oscillavano tra il potere ecclesiastico di Roma e le autorità dell'isola. Nel programma dei gesuiti, seguito con interesse anche dal Governo di Malta, Pietro Papaleo ebbe grande rilevanza. La partecipazione dello scultore palermitano alla realizzazione di importanti opere per l'isola di Malta non fu una scelta casuale. La sua formazione artistica durante l'esordio giovanile romano nell'atelier di Ercole Ferrara, come allievo dello scultore maltese Melchiorre Gafà ed il lungo rapporto di stima e amicizia con i fratelli di questi, gli furono favorevoli ma anche con il consenso artistico delle autorità maltesi quale legame interculturale fra i due paesi.