Giulio Paolini (Genova 1940) vive a Torino e Parigi. Attivo dall'inizio degli anni Sessanta, è stato spesso accomunato all'Arte povera benché la sua ricerca sia ascrivibile più all'ambito concettuale; ha realizzato progetti in numerosi musei italiani e stranieri e ha partecipato alle rassegne d'arte contemporanea internazionale più rilevanti; le sue opere fanno parte delle collezioni museali più importanti del mondo. Il lavoro di Paolini è sempre stato rivolto all'analisi degli strumenti e del linguaggio del fare artistico. Le tecniche diverse che utilizza, dal collage alla fotografia, gli permettono di recuperare un vasto repertorio di immagini, citazioni di un passato che riflettendo su se stesso si rinnova e ritorna attuale. In Extremis è una ricerca intorno all'idea di rappresentazione, all'opportunità e alle regole che determinano il suo svolgimento. Caduto l'oggetto figurativo restano i frammenti, le rovine che ne evocano l'assenza. In Extremis è anche il tema del workshop tenuto da Paolini quest'anno in qualità di visiting professor presso il Corso Superiore di Arte Visiva della Fondazione Antonio Ratti di Como. Il volume documenta il ciclo di lezioni, il lavoro degli allievi e la mostra di fine corso.