Codice: 997222659079687
Editore: Andreina & Valneo Budai Editori s.r.l
Categoria: Pittura
Ean13: 9788890494482
Prefazione di Andrea Emiliani e Jadranka Bentini. Testo Italiano e Inglese. Roma, 2013; br., pp. 110, ill. e tavv. b/n e col., cm 24,5x27,5.
AGGIUNGI AL CARRELLODisponibile
La storia dell'importante ritrovamento del modello per l'Elemosina di S.Rocco di Annibale Carracci, dipinto fondamentale per la Storia dell'arte italiana, è in questo libro documentata con abbondanza di ricerche e prove oggettive, in una sorta di investigazione proiettata tra la fine del '500 e tutto l'arco del'600. Con occhio logico e deduttivo l'autrice ci restituisce una convincente ricostruzione della lunga genesi del dipinto e del successivo percorso collezionistico, alla luce dei caratteri dei protagonisti della vicenda, ripartendo dalle prove oggettive che scaturiscono dai messaggi fisico-tecnici che i dipinti manifestano dopo molti secoli di naturali alterazioni. É infatti ormai accettato che lo studio sistematico delle caratteristiche fisiche dei dipinti antichi aiuta notevolmente la ricerca deduttiva e documentale, finalizzata ad una giusta collocazione nella storia dell'arte e di conseguenza al recupero delle opere, spesso notevolmente alterate all'occhio umano da pesanti restauri succedutisi attraverso i secoli. Gli anni della crescita artistica di Annibale Carracci fanno da sfondo alla commissione dell'Elemosina di S.Rocco per l'oratorio omonimo di Reggio Emilia, rivelandosi sotto una luce più umana e meno cristallizzata dalle grandi teorie della letteratura artistica. Dalla commissione del grande quadro alla sua realizzazione si assiste in soli sette anni alla trasformazione dell' artista da ragazzo taciturno, un po' scontroso ed alquanto altezzoso a pittore affermato, chiamato a Roma dal Cardinale più potente della corte Papale a dipingere un'impresa destinata a rimanere nella Storia al pari della Cappella Sistina. Il libro, pertanto, oltre a presentare al pubblico un'opera fondamentale di Annibale Carracci altrimenti sconosciuta e definita dagli studiosi "il manifesto della riforma carraccesca", è anche una ragionata esposizione di un metodo di ricerca. L'autrice con questo lavoro rivendica un ruolo di primo piano per la Storia dell'Arte, basata sulla ricostruzione storica di fatti, documenti e testimonianze. L' analisi estetica, d'altra parte, quando non si tramuta in mera esercitazione retorica, ricopre un ruolo, necessario sì, ma non sufficiente, pur sempre al servizio della storia.