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Virgilio Guidi e Bruno Saetti. Due vite parallele tra Bologna e Venezia

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Codice: 944682796960344

Editore: Galleria d'Arte Cinquantasei di Silvana ed Ezio Serri

Categoria: Pittura

Bologna, Galleria d'Arte Cinquantasei, 23 novembre 2013 - 31 Gennaio 2014. Bologna, 1970; ril., pp. 224, ill. b/n, tavv. col., cm 21,5x28.

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A rassegna e il volume che la completa celebrano il trentennale della morte dei due artisti. Sono esposte cinquanta opere dei due pittori, selezionate per Guidi fra quelle degli anni dal 1915 al 1970 e per Saetti fra quelle del periodo dal 1931 al 1980. Nel libro, la sezione dedicata al primo si avvale di una prefazione di Toni Toniato e di un saggio di Claudio Spadoni; quella di Saetti è introdotta da uno scritto di Estemio Serri, titolare della galleria, e contiene un saggio di Mariastella Margozzi. Guidi (Roma, 1891-Venezia, 1984) e Saetti (Bologna, 1902-1984) intrecciarono le loro vite, le loro carriere e le loro poetiche pittoriche fra Venezia e Bologna e furono un riferimento per gli artisti emergenti che operavano a Venezia e a Bologna, fra gli anni Trenta e gli anni Sessanta. Saetti si dedicò alla didattica (divenne anche direttore dell'Accademia di Belle Arti di Venezia), mentre la curiosità di nuove esperienze rese Guidi una presenza più "sociale" rispetto allo schivo collega e di grande rilievo intellettuale. Entrambi però seppero coinvolgere i loro allievi nel rinnovamento in atto in quegli anni. Un periodo cruciale anche per i due artisti: ad esempio il 1935 per Saetti è l'anno della folgorazione per l'affresco (complice la conoscenza di quello pompeiano), che diviene la tecnica a lui più congeniale. La perfezionò anno dopo anno, così da diventarne maestro riconosciuto, fino a tenere nel 1967 lezioni sulla tecnica dell'affresco all'Università d'Arte di Tokyo. Per Guidi saranno invece gli anni Quaranta a definire la sua poetica: in quel decennio il pittore individua quei temi che saranno la sua costante: l'apparizione della figura femminile singola, le marine realizzate nello schema costruito su puri piani di colore, e quelle figure nello spazio che diverranno tipiche della sua pittura. Intanto inizia l'attività grafica, con la prima cartella di litografie. La mostra individua il costante rapporto fra i due e gli ambienti artistici che li videro attivi e le intersecanti vicende di formazione, di poetica artistica e di fortuna critica e di pubblico e politica. Virgilio Guidi nasce a Roma nel 1891. Arriva a Venezia nell'aprile del 1927 con l'incarico di insegnare pittura dell'Accademia di Venezia. Nel 1935 si trasferirà a Bologna, dove insegnerà pittura all'Accademia fino al 1944, pur conservando la cattedra fino al 1961. Ritornerà quindi a Venezia dove rimarrà fino alla morte. Bruno Saetti nasce a Bologna nel 1902 e si trasferisce a Venezia nel 1930 avendo vinto il concorso per la cattedra di figura disegnata al Liceo Artistico. Dal 1939 gli viene assegnata la cattedra di pittura all'Accademia, di cui poi diventerà direttore dal 1950 al 1956 I due Maestri costituirono inevitabilmente un esempio per coloro che a Venezia e Bologna, in quei decenni, cominciavano ad affermarsi nel mondo dell'arte e il loro magistero contribuì a formare una intera generazione di artisti. Saetti, di personalità molto schiva, fu particolarmente dedito all'ambito formativo accademico, mentre Guidi con una forte curiosità artistica che lo spingeva verso nuove esperienze e studi pittorici, fu una vicinanza più sociale e di rilievo intellettuale. Entrambi furono capaci di spronare i propri studenti rendendoli partecipi del forte rinnovamento in atto in quegli anni. BRUNO SAETTI. Nel 1927 organizza la sua prima mostra personale. L'anno successivo, con l'opera "Il giudizio di Paride", è ammesso alla Biennale di Venezia, che lo vede partecipante in numerose edizioni, in totale 14, dal 1928 al 1972; invitato ad 8 edizioni consecutive, fino al 1942. Nel 1952 ottiene il 1º premio alla XXVI edizione a cui partecipa con un'intera sala. Dal 1931 e fino al 1972 prende parte alle edizioni della Quadriennale romana. Partecipa anche alle grandi rassegne internazionali organizzate dalla Biennale veneziana (Praga, Varsavia, Cracovia, Budapest, Vienna, Sofia, Bucarest). Il 1935 è un anno cruciale per Saetti: la scoperta, folgorante, dell'affresco pompeiano. L'affresco è per lui una tecnica pittorica congeniale che perfezionerà anno dopo anno, diventandone maestro riconosciuto, tanto che nel 1967, dopo essersi recato in Giappone per alcune personali a Tokio ed Osaka, viene invitato a tenere lezioni sulla tecnica dell'affresco presso l'Università d'Arte di Tokio. Nel 1939 è invitato con mostra personale alla Quadriennale romana dove vince il primo premio davanti a Giorgio Morandi, non senza polemiche: quando gli viene comunicato di aver vinto chiede una riunione urgente e scongiura il comitato scientifico di assegnare il primo premio a Morandi dicendo "se mi date il premio, mi rovinate la vita". La critica morandiana lo bollerà successivamente come "il fascista Bruno Saetti che vinse la Quadriennale di Roma". È però Con questa mostra e il relativo volume si vuole ricordare il trentennale della morte dei due Maestri avvenuta nel 1984. La mostra è a cura di Estemio Serri. Complessivamente saranno esposte 50 opere: quelle di Virgilio Guidi dal 1915 al 1970, quelle di Bruno Saetti dal 1931 al 1980. Nel volume la sezione dedicata a Virgilio Guidi ha la prefazione di Toni Toniato e il saggio critico di Claudio Spadoni. La sezione dedicata a Bruno Saetti ha la prefazione di Estemio Serri e il saggio critico di Mariastella Margozzi.

  • Soggetti: Pittura e Disegno - Monografie
  • Anno: 1970
  • Dimensioni: 21.5x28.0 cm
  • Spessore: 15 mm
  • Peso: 1 Kg
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