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Bruno Pinto. Le rivendicazioni del cuore. Testimonianze sulla vita e l'arte del maestro Bruno Pinto

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Codice: 39557133947514

Editore: Gruppo Orchidea Fissa

Categoria: Pittura

A cura di Giampiero Giacomini. Testo Italiano e Inglese. Bologna, 2003; ril., pp. 88, ill. b/n, tavv. b/n e col., cm 24,5x31,5.

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Bruno Pinto nasce a Roma nel 1935, apprende tecniche pubblicitarie, pittura e incisione e frequenta corsi liberi dell'Accademia di Francia; si appassiona alla pittura di Giotto, Rembrandt, Daumier, Courbet, Goya e Van Gogh, nonché alla scuola romana e al neorealismo, incontrando Guttuso e ricevendone apprezzamenti e incoraggiamenti per il suo lavoro. Soggiorna a Londra, Parigi dove incontra personalmente H. Moore, Augustus John, G. Severini. Tornato in Italia si trasferisce per tre anni in uno sperduto podere tra i monti di Arezzo. Dopo questa esperienza lontano dalla pittura, che funge per la sua mente da rasoio impietoso e benefico liberandola da ogni forma di psicologismo e di narcisistica inutilità, si trasferisce nel borgo dell'Abbazia di Monteveglio. Qui torna a dipingere. Diverse le sue esperienze all'estero, ultima e significativa da un punto di vista di crescita culturale, quella vissuta a New York di cui gli resta l'amicizia di critici e artisti come Dore Ashton, Marc De Suvero e Lucio Pozzi. La pittura, nella ricerca estetica di Pinto, si affianca immancabilmente ad una ricerca della verità indagata attraverso la conoscenza del reale e intesa come pratica di una tensione culturale necessariamente sostanziata da altre ricerche e da altre pratiche: dalla filosofia alla psicoanalisi, dall'esoterismo alla fenomenologia delle esperienze mistiche ed ascetiche di varie tradizioni. Per Pinto la pittura è strumento di indagine, continuo interrogarsi, un terreno nel quale non trovano posto né l'ambiguità né tantomeno l'ironia. Pinto, attraverso lo studio e la riflessione su tutte le esperienze e di tutti i possibili linguaggi del moderno, giunge ad elaborare una sua particolare narrazione nella quale si scopre una certa dualità tra i toni scuri ed il colore: disegni nei quali un mondo fatto di colori si attenua fino ad arrivare al bianco e nero. Pinto assume come punto di partenza la realtà per arrivare ad una semantica della figurazione che trasforma in un suo particolarissimo linguaggio gli assunti di base. Attraverso la stratificazione della materia che si fa sempre più presente, le opere di Pinto, artista che lavora soprattutto sul grande formato, si caratterizzano per una particolare ricerca degli elementi compositivi: la linea, con le sue relazioni spaziali e ritmiche, si stende sulla superficie, il segno nero fortemente in contrasto rispetto allo sfondo uniforme. Una linea fortemente dinamica che si dà come pura energia e indaga lo spazio descrivendovi curve e angoli. Il colore e la materia, la linea, ma anche il nudo, gli interni, le nature morte e paesaggi, compongono l'universo estetico dell'artista.

  • Soggetti: Pittura e Disegno - Monografie
  • Anno: 2003
  • Dimensioni: 24,5x31,5 cm
  • Spessore: 7 mm
  • Peso: 1 Kg
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