Codice: 373061941089753
Editore: Ferrarin Incontri d'arte
Categoria: Pittura
Legnago, Libreria Ferrarin, 1 giugno - 30 giugno 2009. Testi di Toni Toniato e Susanna Zattarin. Legnago, 2009; br., pp. 64, ill. e tavv. b/n e col., cm 21x23.
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Paola Bernardi è nata a Padova il 14 novembre 1944. Frequenta i primi studi artistici all'Istituto Statale d'Arte "P. Selvatico", conseguendo il diploma in Pittura. Sempre a Padova conclude i corsi sperimentali, perfezionandosi nelle tecniche di Visual Design. Tra il '67-'68 si trasferisce a Venezia per seguire gli studi superiori di Pittura all'Accademia dove si diploma sotto la guida di Bruno Saetti. In precedenza aveva avviato l'attività artistica prima nel campo della decorazione e poi in quello della progettazione ambientale, sviluppando forme sperimentali proprie alla concezione di un'estetica radicale, condividendo le teorie della "scuola padovana" nel cui clima culturale si andava formando il movimento del Gruppo Enne. Entrando in contatto diretto con gli ambienti veneziani partecipa attivamente al sodalizio degli intellettuali radunati attorno a Virgilio Guidi, qui conosce inoltre gli esponenti dello Spazialismo, il poeta Alfonso Gatto ed i critici Giuseppe Marchiori, Umbro Apollonio e Toni Toniato. Fin dagli inizi degli anni Sessanta espone a mostre di tendenza astratta. Dal 1966 al '70 conduce esperienze di Poesia Visiva. Nel 1969-71 realizza un'ulteriore produzione di strutture plastiche e pittoriche in funzione ambientale. Nel frattempo ha svolto ricerche destinate a rivalutare espressioni e modi attinenti ai linguaggi storici della produzione creativa femminile, adottando tecniche miste, dal ricamo alla pittura, in una fusione di procedimenti formali intesi, insieme, a caratterizzare uno stile del tutto personale e a rivendicare l'identità e il valore dell'immaginario della donna. Promuove a tale scopo la formazione di gruppi di artiste donne, dando vita inoltre al movimento "Area-Punto", con il quale esporrà in diverse città italiane. Nel '71 insegna al Liceo Artistico di Venezia, prima come assistente di Giorgio Bompadre e poi di Saverio Rampin. Intrattiene nel frattempo fecondi rapporti con Mario Deluigi e con Emilio Vedova, artisti da lei molto ammirati. Sempre nel '71 partecipa a Mantova all'importante rassegna "Estensione", a cura di E. Crispolti, G. Marchiori, I. Mussa, T.Toniato. L.Trucchi, e alla mostra romana "Prospettive 5", presentata da E.Crispolti. Nel periodo tra il '74 e il '76 esegue varie opere di coinvolgente installazione spaziale che pongono in risalto il linguaggio non più solo astratto ma ricco altresì di evocativi simbolismi, elaborato su principi di originale plasticità luminosa e di essenzialità costruttiva delle forme. Dal '78 all'80 esercita anche l'attività critica collaborando con la rivista romana "Questarte" e con alcuni quotidiani. Nella pittura sviluppa una ricerca di astrazione lirica, contraddistinta dal bisogno di sperimentare tecniche e materiali nuovi, interessandosi soprattutto di problemi teorici ed espressivi attinenti al valore della luce in funzione spaziale. Nel '77 espone alla mostra "Presenze Attuali", tenuta presso la Maison Beaux-Arts di Parigi.Verso la fine degli anni Settanta accentua l'interesse sui valori propriamente simbolici del pensiero immaginativo, realizzando un ciclo di lavori attorno al tema "La scala del filosofo", esposto in seguito al Palazzo dei Diamanti, a Ferrara. Si impegnano sulla sua opera studiosi come E.Crispolti. F.Menna, G.Cortenova. In proposito, quest'ultimo scriverà : "Proprio la possibilità di proporre le logiche incrociate della luce e dello spazio, in questo caso attraverso lo stimolo riflessivo, è il fine che si è posta l'artista lungo l'itinerario del suo lavoro". Nell'80 procedendo sempre per distinti cicli tematici e formali realizzerà delle opere i cui enunciati linguistici decanteranno delle partiture astratte basate sulla relazione concettuale e sinergica del suono e del colore, inaugurando ulteriori sperimentazioni in direzione di una visione coniugata come una sorta di ontologismo epifanico della luce, ormai divenuta soggetto stesso delle sue proposizioni pittoriche. Nel '81 viene nominata titolare di Ornato Disegnato al Liceo Artistico di Venezia. Nel'82 espone al Museo d'Arte Moderna di Venezia, alla mostra "Proiezioni" curata da T.Toniato e nello stesso anno ottiene un ambito riconoscimento da parte della giuria internazione alla mostra "Maestri italiani del disegno e della grafica", tenutasi a Tokyo. Esegue nell'83 la serie di dipinti sul tema "Geografie dell'acqua", e nell'85-'86, il ciclo sul motivo delle "Onde-Luce". Nell'88 è relatrice al seminario sull'argomento "Pensare il colore", tenutosi a Riva del Garda, a cura di filosofi, artisti e critici. Nel '90 è invitata all'Esposizione Nazionale "Premio Marche", e alla mostra "Intercity uno" nella quale espongono i maggiori protagonisti dell'arte delle nuove generazioni. Collabora alla fondazione del movimento italiano d'avanguardia "Agravitazionale" che riprendendo teorie dei futuristi e di Lucio Fontana promuoverà una nuova concezione estetica attorno a un concetto dell'arte come campo di espansioni energetiche del colore-luce nello spazio cosmico. Alla fine del '90 espone al "Premio Avezzano. Arte in Italia: 1945- 1990" curata da M:Apa. Realizza, nel '91, diversi progetti per forme in vetro. Nel '93 tiene un'importante mostra personale presso l'Associazione Culturale Flaminia, a Roma, presentata da T. Toniato, esponendo il ciclo "Ierofanie di luce". Nel'94 viene nominata titolare alla cattedra di Decorazione all'Accademia di Brera, a Milano. Nel '96, sempre al centro romano, espone il ciclo di lavori intitolato "Miti e leggende", con testi del critico T.Toniato e dell'antropologo G.Ligi. Nel '96, presenta al "Bel Sito" di Venezia un ciclo di opere portate a ricreare immagini e atmosfere di una mitologia moderna, commentate da S.Zattarin. Nello stesso anno è presente all'esposizione "l°Annuale delle Accademie Europee" tenuta a Civitanova Marche, a cura di C. Cerritelli, M.Colusso, F.Poli, Nel '99 partecipa alla rassegna internazionale d'arte, "Fra Taegu e Milano", organizzata dal Museo di Seul. Espone, inoltre, alla mostra "Cent'Anni di Collettive", della Fondazione Bevilacqua La Masa, a cura di L.M. Barbero. Nel 2000 viene invitata dal Centro Studi Storici di Mecenate-Lucera, alla rassegna "Tempo nel tempo: voci di artisti per il Terzo Millennio", curata da M. Bignardi, T. Toniato e L. Cataldo. Nel 2003 partecipa alla mostra "Artisti tra XX e XXI secolo", tenutasi alla Galleria d'Arte Moderna di Monreale. L'anno successivo è presente alla mostra "Tremend'Art", presso il Palazzo della Regione, a Milano e alla "X Edizione MAC 2004" di Pavia, curata da C. Cerritelli. Nel 2006 espone alla mostra "1000 artisti per un'indagine eccentrica sull'Arte", a cura di P. Daverio; alle esposizioni "Donne in piazza", a Mestre, curata da S.Zattarin e "Arte è pensiero - 100 artisti per il centenario della C.G.I.L", a Palazzo Te, Mantova, nonché alla rassegna internazionale Biennale Intergraf - Alpe Adria, Galleria d'Arte Moderna di Monfalcone. Tiene le ultime personali nel 2000, esponendo il ciclo "Cosmotopie", alla Galleria Monogramma di Roma; nel 2004 presenta il ciclo "Ritmiche", alla Galleria Bugno Art, Venezia, e nel 2007 inaugura il ciclo "Super Stringhe", alla Galleria Meeting di Mestre, introdotte di volta in volta da T.Toniato. Nel 2003 riceve la commissione di realizzare, per conto dell'Hotel Sirene di Castellamare di Stabia, 150 dipinti che sono esposti permanentemente negli ambienti del rinomato complesso alberghiero. La sua opera è inserita in diverse pubblicazioni di carattere storico, tra le più recenti, ne "La pittura in Italia. Il Novecento", vol. 2, a cura di C.Pirovano ed E. Crispolti, edizioni Electa, Milano, 1993, nell'"Arte contemporanea italiana. Pittori e scultori, 1946-1997", a cura di M. Agnellini, De Agostini, Novara, 1997 e nella "Storia dell'Arte Italiana del '900 - generazione anni Quaranta" curata da G. Di Genova, edizioni Bora, Bologna, 2007. Nel 2008 viene invitata dall'Università Ca' Foscari di Venezia, ad esporre alle mostra "Arte al bivio: Venezia negli anni Sessanta", curata da N. Stringa, ospitata nella sede dell'Ateneo. Nel 2009 presenta una vasta antologica, alla Galleria Ferrarin, a Legnago, con saggi critici di T. Toniato e S. Zattarin. Vive e lavora tra Venezia e l'Altopiano di Asiago.