Al centro di una vastissima cerchia di amicizie e di relazioni che rendevano veramente piccolo il mondo del tempo, il geografo, antiquario e mistico fiammingo Abramo Ortelio (Anversa, 1527-1598) ha legato la sua fama alla pubblicazione del celebre Theatrum Orbis Terrarum (1570), sistematica raccolta di carte di tutto il mondo le cui ambizioni superavano di gran lunga quelle di un semplice atlante. Giovandosi di un approccio multidisciplinare attinto dagli ambiti più diversi - dalla storia della riforma a quella dell'arte, dalla storia della scienza alle vicende della stampa - Giorgio Mangani ricostruisce magistralmente non solo la complessa personalità del grande cartografo, ma tutto un ambiente di umanisti, scienziati e pensatori intriso di nuovi fermenti politici e religiosi.