Codice: 508141246006166
Editore: Centro Luigi Pecci
Categoria: Altre Arti - Artigianato
Ean13: 9788885191433
Prato, Centro Pecci, 21 giugno - 18 settembre 2006. A cura di Marco Bazzini e Stefano Pezzato. Prato, 2006; br., pp. 425, 422 ill. col., ill. b/n, cm 21x26,5.
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Il Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci, a seguito del recente ingresso nella sua Collezione permanente di un rilevante nucleo di opere, oltre 200, donate dal collezionista pratese Carlo Palli, ha elaborato un progetto espositivo per approfondire quei movimenti artistici nati negli anni Sessanta e Settanta che più di altri si sono caratterizzati per la loro massima radicalità e aderenza alla vita. La mescolanza di materiali estratti dalla quotidianità e la convergenza delle diverse discipline artistiche per ampliare le tradizionali modalità del fare arte, anche sulla riscoperta delle esperienze delle avanguardie del primo Novecento, aprendo alla musica, alla poesia, al cinema, al teatro e alla danza, rappresenta il loro contributo per il superamento di ogni aspetto di formalizzazione estetica e la testimonianza dello strettissimo rapporto fra arte e vita proposto al pubblico anche grazie all'ausilio dei nuovi media. Fotografie, film, così come l'editoria con la pubblicazione di manifesti, riviste e libri, o i concerti e gli happening di chiaro riferimento teatrale, ma in cui vengono messe in scena le azioni più semplici o primitive, diventano le tracce di un nuovo modo di sentire che non ha più il solo scopo di raffigurare il reale. Fra le diverse correnti artistiche presenti in quegli anni, quelle rappresentate più compiutamente nel percorso delle sale espositive al ""primo piano"" del Centro sono: Nouveau réalisme, Fluxus e Poesia Visiva. In una successione non cronologica o strettamente di gruppo, infatti, si articola tutta la mostra che nella vivacità e libertà espressiva amplia la presenza anche a molti altri protagonisti che pur operando fuori dai ricordati gruppi sono diversamente vicini a questo clima di ricerca con le proprie sperimentazioni soprattutto in ambito musicale e nelle esperienze verbo-visuali che in quei due decenni ebbero grande diffusione e di cui è difficile tracciare demarcazioni nette per la varietà del loro operare. Le opere in mostra saranno circa 400, alla donazione sopra ricordata, si aggiungono le opere scelte tra le molte presenti nella ricca collezione privata di Carlo Palli che da anni raccoglie con passione queste esperienze.