Codice: 429071847597222
Editore: Giuseppe Maimone Editore
Categoria: Altre Arti - Artigianato
Ean13: 9788877512857
Praga, 19 Ottobre - 21 Novembre 2004. Catania, 2009; br., pp. 1192, ill. b/n e col., cm 21x29,5.
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Nell'ambito delle attività di ricerca e valorizzazione del patrimonio culturale siciliano, la nostra casa editrice, in collaborazione con l'Assessorato ai Beni Culturali della Regione Siciliana, ha in corso di realizzazione un volume che nasce allo scopo di storicizzare l'eccezionale mostra dal titolo ""Il tesoro dell'Isola"" che si è tenuta al Palazzo del Senato di Praga (dal 20 Ottobre al 21 Novembre 2004, sotto il patrocinio dell'Ambasciata Italiana a Praga, dell'Istituto Italiano di Cultura di Praga e con la collaborazione delle Curie Arcivescovili della Sicilia). L'esposizione ha visto raccolti, per la prima volta, gli arredi sacri e le opere preziose prodotte dalle botteghe orafe più prestigiose dell'Isola su commissione delle principali famiglie della nobiltà isolana, in un arco temporale compreso tra il XV e il XVIII secolo. Da tale fondamentale ricerca e studio, che vede la partecipazione di qualificati specialisti del settore (Salvatore Rizzo, Sovrintendenza di Caltanissetta - Vincenzo Abate, Direttore della Galleria Regionale della Sicilia di Palermo - Maria Concetta di Natale, Università di Palermo - Caterina Ciolino, Sovrintendenza di Messina - Grazia Musolìno, Sovrintendenza di Messina - Vera Greco Direttore del Museo Bellomo di Siracusa; solo per citarne alcuni) emerge, non solo una straordinaria rassegna di capolavori, ma soprattutto il continuo processo dialettico sviluppatosi tra i centri maggiori dell'isola (Palermo, Messina, Catania, Caltanissetta, Trapani, etc.) e le città minori, che ha permesso, attraverso vicende ed episodi, di individuare le singole botteghe orafe, le aree di produzione e le diverse committenze. Ne scaturisce quindi un profilo della storia dell'oreficeria siciliana che, oltre a dare il giusto risalto alle singole personalità dei maestri argentieri e orafi (ricordiamo tra tutti il celebre architetto e orafo Filippo Iuvarra), consente anche di mettere in evidenza le aree e i contesti in cui essi si sono affermati, attraverso gli stimoli locali e gli influssi europei con un processo originale i cui segni peculiari hanno lasciato una traccia non secondaria nella storia delle arti minori in Sicilia. Infine una sezione è dedicata alle opere in corallo del XVII secolo prodotte dalle botteghe trapanesi.