Codice: 303471571060988
Editore: Postmedia Books
Categoria: Architettura
Ean13: 9788874900329
Milano, 2007; br., pp. 80, ill. b/n, cm 15x21.
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La seconda natura dell'architettura presenta un'intervista, una conferenza e una serie di saggi coi quali viene analizzato il percorso teorico e professionale di Dominique Perrault. Daniele Mancini ha seguito l'architetto, dallo studio in Rue Jean-Baptiste Berlier fino alle sue incursioni a Milano durante il Salone del Mobile, nel tentativo di andare oltre l'immagine consolidata dell'architetto protagonista dello star system e di scandagliare le nuove direzioni della sua ricerca architettonica, la sperimentazione dei materiali e dei particolari, tutto ciò che contribuisce a rendere la sua seconda natura dell'architettura indispensabile al dibattito contemporaneo. Nel libro si accenna anche ad alcuni progetti italiani che hanno visto coinvolto lo studio Dominique Perrault Architecture come Piazza Gramsci a Cinisello Balsamo, Piazza Garibaldi a Napoli e la costruzione di passerelle pedonali e di una stazione di autolinee a Palermo. Il libro contiene anche due saggi di Frédéric Migayrou e Toyo Ito. Dominique Perrault nasce a Clermont Ferrand nel 1953. Si laurea in Architettura presso l'École nationale supérieure des Beaux-Arts di Parigi nel 1978 e nel 1980 ottiene la specializazione in Storia presso l' École des Hautes Études en Sciences Sociales. Nel 1981 fonda lo studio di Parigi, cui si affiancano nel corso degli anni, gli studi di Berlino, del Lussemburgo e di Barcellona. Due grandi progetti (la Scuola d'Ingegneria ESIEE a Marne-la-Vallee e l'Hotel Industriel Berlier a Parigi) rappresentano l'ingresso dello studio sulla scena dell'architettura internazionale. Nel 1997 riceve il prestigioso premio Mies van der Rohe Pavilion Award per la realizzazione della Bibliothèque Nationale de France che lo lancia sulla scena internazionale. Attualmente impeganto nella realizzazione di numerose opere in tutto il mondo, all'attività professionale, affianca l'insegnamento presso l' E.T.H. di Zurigo. Daniele Mancini (Roma 1974), architetto, coordina l'attività del collettivo di artisti, architetti e fotografi romani UNPACKED che si occupa di esplorare la condizione della metropoli contemporane attraverso installazioni urbane di architettura relazionale. Dopo essersi laureato in architettura presso la Facoltà di Architettura di Roma Tre nel 2000, e dopo aver svolto attivita' professionale in Olanda e in Francia, nel 2004 consegue un Master presso l'Interaction Design Institute di Ivrea dove si occupa di strutture gonfiabili interattive. Attualmente è dottorando in progettazione architettonica.