Codice: 805693250237407
Editore: Associazione Culturale Il Foglio
Categoria: Cinema, Musica, TV, Spettacolo
Ean13: 9788876066283
Piombino, 2017; br., pp. 324, ill. b/n, cm 15x21. (La Cineteca di Caino. 6).
AGGIUNGI AL CARRELLO2 prodotti disponibili
Quentin Tarantino ha rivalutato molti artigiani del nostro cinema vituperati e distrutti dalla critica italiana. Tra questi soprattutto Fernando di Leo, regista simbolo del noir alla Scerbanenco, di un poliziottesco atipico e originale, di un erotismo intriso di violenza e perversione. ""Nei film girati da di Leo c'è sempre un'ironia di fondo, anche nelle pellicole più truci. I miei debiti di passione e cinematografici con questo regista sono tanti..."" afferma Tarantino. Gordiano Lupi e Davide Magnisi affrontano con spirito critico e molte testimonianze dirette l'analisi del percorso cinematografico del cineasta pugliese in un libro fondamentale per conoscere a fondo e senza pregiudizi l'opera di Fernando di Leo. Gordiano Lupi (Piombino, 1960). Tra i suoi lavori di argomento cinematografico ricordiamo: Filmare la morte - Il cinema horror e thriller di Lucio Fulci (Il Foglio, 2006), Fernando di Leo e il suo cinema nero e perverso (Profondo Rosso, 2009), Fellini - A cinema greatmaster (Mediane, 2009), Cozzi stellari - Il cinema di Lewis Coates (Profondo Rosso, 2009 - edizione USA, 2011), Tinto Brass - poeta dell'erotismo (Profondo Rosso, 2010), Storia del cinema Horror Italiano - vol.1/5 (Il Foglio, 2011 - 2015), Bruno Mattei - L'ultimo artigiano (Il Foglio, 2013). Il suo romanzo più recente è Calcio e acciaio - Dimenticare Piombino (Acar, 2014).