Codice: 494113219396878
Editore: Timía
Categoria: Cinema, Musica, TV, Spettacolo
Ean13: 9788899855086
Roma, 2016; br., pp. 214, cm 15x21.
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La prima metamorfosi operata dal cinema è quella di trasformare i corpi in spettri senza volume, capaci di riapparire anche dopo la propria morte e condannati a ripetere sempre gli stessi gesti. Torniamo dunque a chiederci: cos'è il cinema? O più modestamente: cosa rappresenta, oggi, per noi? A mano a mano che aumentano gli anni dell'invenzione cinematografica (ormai sono ben oltre i cento), mi pare diventi sempre più evidente la sua principale funzione. Il cinema è un dispositivo di conservazione di tracce corporali di corpi scomparsi, cioè di fantasmi, che è possibile risvegliare a comando (ad ogni proiezione), con un solo limite: quello dell'eterna ripetizione del medesimo. Ogni corpo filmato lascia una traccia sullo schermo, che possiamo chiamare ombra o immagine, icona, spettro o fantasma, legata all'originale dagli opportuni tratti di riconoscimento semiotico.