Codice: 865551781175852
Editore: Silvana
Categoria: Cataloghi e monografie
Ean13: 9788836611119
Ascoli Piceno, Galleria Civica d'Arte Contemporanea "Osvaldo Licini", 18 aprile - 4 novembre 2008. A cura di Torelli Landini E. e Pontiggia E. Traduzione di Carruthers A. e Zefferino M. Cinisello Balsamo, 2008; br., pp. 288, 60 ill. b/n, 90 ill. col., cm 24,5x28,5.
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Chi è stato Licini? In un'epoca come la nostra, in cui tutto è light e soft, potremmo dire che è stato il poeta della leggerezza: un artista intensamente capace di esprimere una condizione di levità, sia nell'uomo (le sue ligure perennemente "in bilico"), sia nell'universo, che lui popola di angeli ribelli, lune che galleggiano nel ciclo, personaggi volanti. Licini è stato un artista "eretico", come lui stesso si definiva. negli anni dieci ha aderito al futurismo, senza mai essere futurista. Negli anni venti ha dipinto paesaggi e nature morte, ma infondendo in quei soggetti statici una tensione emozionata. Negli anni trenta è stato un protagonista dell'astrattismo, ma non è mai stato un freddo creatore di geometrie. Diceva anzi: "Dimostreremo che la geometria può diventare sentimento, poesia". Negli anni quaranta ha dato forma a un mondo visionario: lune, demoni, personaggi mitici. Europeo come pochi artisti italiani (ha vissuto a Parigi dal primo dopoguerra alla metà degli anni venti), ha scelto poi di abitare nel paese marchigiano, piccolo come un presepe, dove era nato: Monte Vidon Corrado. Da tutti questi felici contrasti, e da questa sua intensissima carica visionaria, è nata una delle opere più suggestive e poetiche di tutto il ventesimo secolo.