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La comodità delle stampe. Roma nella collezione Buonvicini della Capitolare di Pescia (1662-1696)

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Codice: 139721245984939

Editore: Edizioni ETS

Categoria: Altre Arti - Artigianato

Ean13: 9788846715746

A cura di Bini M. Pisa, 2006; br., pp. 340, ill., cm 21x28. (Biblioteca Capitolare di Pescia. 15).

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Ora che almeno in Italia si è conclusa la più che millenaria vicenda dei capitoli canonicali, facilmente guardando all'indietro se ne può scorgere il senso storico, se non altro dai segni di una loro presenza forte, lasciati nella società e nella Chiesa durante un così lungo cammino. Soprattutto mi pare che oggi destino sorpresa le molte realizzazioni artistiche disseminate dai capitoli nel solco della loro storia. Esse sono come un riflesso - materializzatosi nella bellezza delle cose - della solennità austera e insieme delicata di una quotidiana canonicale celebrazione liturgica, oggi purtroppo passata di moda. Il capitolo pesciatino, con la sua storia che dal secolo XI in poi si snoda nei successivi passaggi istituzionali dalla pieve alla prepositura e infine alla diocesi, mostra anch'esso, sebbene con più modeste proporzioni rispetto alle grandi cattedrali, i segni della propria vitalità artistica. Ne testimonia, nel periodo più alto della sua parabola canonicale, la Biblioteca Capitolare, nata appunto in quel grande secolo, il XVII, allorché una fortunata sfasatura locale tra la giurisdizione ecclesiastica (lucchese) e quella civile (fiorentina) pose nelle mani di questo capitolo canonicale il governo della prepositura pesciatina, resa esente dal proprio vescovo. Insieme con gli incunaboli, le cinquecentine, gli antichi codici liturgici e i manoscritti, la Biblioteca Capitolare di Pescia possedeva almeno diecimila stampe del secolo XVII.

  • Soggetti: Arti Grafiche (Disegno, Incisione, Miniatura), Collezioni
  • Anno: 2006
  • Dimensioni: 21x28 cm
  • Spessore: 40 mm
  • Peso: 1 Kg
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