Codice: 99395116396654
Editore: Skira
Categoria: Architettura
Ean13: 9788884912039
Firenze, Palazzo Strozzi, 13 giugno - 29 settembre 2002. Chicago, The Art Institute of Chicago, 9 novembre 2002 - 2 febbraio 2003. Detroit, The Detroit Institute of Arts, 16 marzo - 8 giugno 2003. Milano, 2002; ril., pp. 368, 70 ill. b/n, 274 ill. col., cm 24x28. (Arte Antica. Cataloghi).
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Una grande mostra, allestita a Palazzo Strozzi di Firenze, fa rivivere la maestria di Michelangelo Buonarroti, uno degli artisti più importanti nella storia dell'arte italiana. L'esposizione, intitolata "L'ombra del genio. Michelangelo e l'arte a Firenze dal 1537 al 1631", si sofferma sul ruolo del Maestro nella Firenze Medicea e sulla sua indiscussa influenza sui contemporanei e gli artisti del secolo successivo. La mostra - realizzata con il Patrocinio del Comune di Firenze e promossa dall'Ente Cassa di Risparmio di Firenze, sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, a cura di un prestigioso comitato scientifico italo-americano - sarà ospitata, dopo Firenze, in America, presso l'Art Institute di Chicago e il Detroit Institute of Arts. Raccolte in nove sezioni, le oltre centocinquanta opere - tra dipinti, sculture, disegni, porcellane, vetri, arazzi, oggetti d'arredo ed armature - provenienti da importanti musei italiani e stranieri, ricostruiscono l'affascinante percorso artistico di Michelangelo e dei suoi eredi. La storia professionale di Michelangelo è strettamente intrecciata con la casata dei Medici. L'artista inizia il suo tirocinio sotto Lorenzo il Magnifico, che lo invita a risiedere in Palazzo Medici fino alla morte del Mecenate (1492); segue il percorso artistico sotto Cosimo I - in questo periodo, nel 1563, il Nostro fonda l'Accademia del Disegno - e sotto Cosimo II, con cui la corte fiorentina dà l'ultimo esempio di Manierismo internazionale. Malgrado Michelangelo lasci per sempre Firenze per trasferirsi a Roma nel 1534, chiamato da Papa Clemente VII (Giulio de' Medici) per dar vita all'imponente "Giudizio Universale" della Cappella Sistina, continuerà ad essere considerato il sommo artista della città. A lui si ispirano numerosi artisti, seguaci o rivali, come Baccio Bandinelli, Cellini, Vasari, Pontormo, Giambologna, Bronzino e molti altri.