Codice: 975832458848314
Editore: Aion
Categoria: Architettura
Ean13: 9788888149899
A cura di Massimo Fagioli. Firenze, 2012; br., pp. 142, ill. b/n, cm 24,5x32,5.
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Gli architetti italiani si interrogano sul futuro della loro disciplina Aión+ è un'iniziativa editoriale mirata a stimolare la riflessione dei protagonisti - accademici, tecnici o studiosi - sul futuro dell'architettura e delle discipline ad essa contermini. Questo volume di Aion+ è dedicato all'architettura. Gli autori dei contributi sono stati sollecitati su alcuni quesiti inerenti: il ruolo dell'architettura italiana nel contesto internazionale; il ruolo dell'architettura di fronte al degrado urbano e del territorio; la crisi delle discipline del progetto di fronte alla spettacolarizzazione della cultura; il rapporto tra professione e insegnamento. AIÓN EDIZIONI 50125 Firenze - Via San Michele a Monteripaldi 11 - Tel. 055 222381 - aion@aionedizioni.it Con il presente quaderno diAión+ dedicato alla condizione attuale dell'architettura abbiamo chiesto ad alcuni esponenti della cultura progettuale italiana una riflessione sullo stato della disciplina che affrontasse temi a nostro avviso non più eludibili. Emerge, dai contributi presentati, un quadro critico e riflessivo sull'architettura esprimendo una pluralità di motivi ispiratori, contiene elementi comuni e soprattutto rispecchia una esigenza globale di risposta etica alla crisi attuale. Dove va dunque l'architettura? La domanda esprime il senso di incertezza che caratterizza la condizione presente. Una condizione che a molti fa gridare all'allarme per i sintomi della crisi di una disciplina un tempo ritenuta solida e fondata e che si rivela invece sempre più fragile e attaccata, costruita forse su deboli fondamenta. Emolti degli interventi partono proprio da questo presupposto, seppure con diversi accenti, nell'evidenziarne i caratteri e i possibili sviluppi.(...) Ecco allora che in molti di questi interventi emergono indicazioni e temi di ricerca possibili, ambiti di intervento fertili dove poter concentrare nuovi sforzi e nuove attenzioni. Ma ciò che sembra orientare gli elementi propositivi è appunto il tentativo di trovare un ruolo nella condizione attuale, un ruolo che per un verso è quello di sempre dell'architettura come sapere costruttivo e sistematico e quindi legittimamente reagente rispetto alla crisi, per un altro è invece una condizione inedita dove all'architetto spetta la capacità di individuare ciò che lo definisce culturalmente e professionalmente all'interno di una frattura non più sanabile certo ma rispetto alla quale occorre trovare un orizzonte di senso ancora possibile, i frammenti ricomposti, la nuovamisura delle cose, la condizione di compimento del nichilismo... Dall'Introduzione di Massimo Fagioli