Codice: 926513728310706
Editore: LetteraVentidue
Categoria: Architettura
Ean13: 9788862424752
A cura di Martin L. e Llevat Soy E. Testi di Cristiana Bertone, Cristina Bianchetti, Matilde Cembalaio, Michele Cerruti But, Agim Enver Kërçuku, Lorenza Manfredi, Matilde Porcari, Alina Salahoru, Chiara Sottosanti, Ianira Vassallo e Diego Vitello. Siracusa, 2020; br., pp. 200, ill. b/n e col., cm 15x21.
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L'utopia fordista ha lasciato dietro di sé, nelle nostre città, tracce che la rendono facilmente riconoscibile. Tanto di queste città di oggi è frutto di quella immensa spinta: le merci sono cambiate ma gran parte delle fabbriche è rimasta, i grandi spostamenti quotidiani tra casa e lavoro sono diventati flussi meno rigidi e più capillari ma le strade sono le stesse, le pratiche del loisir sono esplose in una infinità di abitudini diverse ma i parchi e gli spazi aperti degli "standard" sono ancora lì. Le tracce del fordismo però non stanno solo nello spazio fisico che è sopravvissuto all'utopia, ma anche in quello prodotto sotto i nostri occhi. Le città di oggi non sono estranee alle procedure standardizzate, alle formule indifferenti alle specificità, alla fiducia nella quantità, al linguaggio uniformato. Qualcosa è sparito, qualcosa è mutato e qualcosa ha semplicemente continuato ad essere come prima. Testi di: Cristiana Bertone, Cristina Bianchetti, Matilde Cembalaio, Michele Cerruti But, Agim Enver Kërçuku, Eloy Llevat Soy, Lorenza Manfredi, Luis Martin, Matilde Porcari, Alina Salahoru, Chiara Sottosanti, Ianira Vassallo, Diego Vitello.