Codice: 869803195159752
Editore: Officina
Categoria: Architettura
Ean13: 9788860492357
Roma, 1994; br., pp. 172, ill. b/n, cm 21,5x22. (Fuori Collana).
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Vent'anni fa, alcune esperienze dell'architettura radicale italiana furono accolte quasi come scherzi goliardici: quando invece, per la prima volta, sia pure a un livello sperimentale, proponevano di sostituire, finalmente, l'architettura del plastico con l'architettura delle città. Ma quelle esperienze, una decina di anni prima, avevano, anch'esse, avuto un antecedente significativo (e altrettanto ignorato, o messo alla berlina): in una serie di progetti (di laurea, di concorso) appartenenti ad un medesimo filone di ricerca avviato dal professor Giuseppe Samonà, insieme con giovani ricercatori dell'Istituto Universitario di Architettura di Venezia (IUAV): divenuti oggi, a loro volta, professori e maestri. Francesco Tentori, architetto e professore all'IUAV di Progettazione Urbana (dal 1987), soprattutto in considerazione della reticenza che dimostrano molti storici dell'architettura a spingere i loro studi oltre la "generazion dei maestri" (ossia oltre la metà del nostro secolo), racconta in questo libro il capitolo, non lungo, di quelle esperienze progettuali veneziane dei primi anni '60, ed ha voluto intervistare, oggi, i protagonisti di quelle stesse esperienze. Egli ritiene infatti che quei modelli progettuali siano molto più attuali della "architettura dei plastici" che va tanto di moda. Più attuali - soprattutto - per un mondo di sette, otto, dieci miliardi di abitanti.