Codice: 628673335536635
Editore: Skira
Categoria: Altre Arti - Artigianato
Ean13: 9788857237114
Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore, 11 settembre 2017 - 7 gennaio 2018. A cura di Barovier M. e Sonego C. Milano, 2017; ril., pp. 471, 1530 ill. col., cm 28,5x30,5. (Design e Arti Applicate).
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Pittore e artista muranese interessato alle arti decorative, soprattutto ai vetro, Vittorio Zecchin (1878-1947), secondo una prassi allora inedita a Murano, dai 1921 ai 1925 seguì ia direzione artistica deiia vetreria V.S.M. Cappellin Venini & C, fondata nel 1921 daii'antiquario veneziano Giacomo Cappellin e dal neoavvocato milanese Paolo Venini, insieme ad altri soci, con l'intento di proporre una raffinata produzione moderna. In consonanza con le esigenze espresse da Cappellin e Venini, Zecchin ideò soffiati monocromi dalle straordinarie colorazioni e dalle linee classiche ed essenziali. Una simile produzione, che si distingueva nettamente da quella coeva e rispondeva appieno al nuovo gusto del pubblico, segnò una svolta decisiva nel panorama muranese del XX secolo, contribuendo in misura rilevante alla rinascita di questo settore. L'eleganza del disegno, abbinata a cromie suggestive, caratterizzò anche i vetri ideati da Zecchin (tra il 1925 e il 1926) per la M.V.M. Cappellin & C, dove egli operò ancora come direttore artistico dopo la conclusione del sodalizio tra Giacomo Cappellin e Paolo Venini, avvenuta nel 1925. Il volume ricostruisce per la prima volta l'intera produzione di soffiati trasparenti disegnati da Vittorio Zecchin per Cappellin e Veni ni prima, e per il solo Cappellin poi. Si tratta di una successione di circa 900 modelli (dai vasi alle compostiere, dai servizi da tavola ai lampadari) che sono stati individuati grazie a un rigoroso lavoro di ricerca. Il lavoro di Zecchin è illustrato sia da un ricco apparato fotografico realizzato per l'occasione sia da una rassegna di foto d'epoca e di disegni, perlopiù inediti, provenienti dall'Archivio Storico Venini, Murano, dall'Archivio del Centro Studi Vetro, Fondazione Giorgio Cini, Venezia, e dall'Archivio Zecchin Ramani,Trieste.