Codice: 521501318154637
Editore: Mandragora
Categoria: Architettura
Ean13: 9788874610891
Firenze, SESV Spazio Espositivo di Santa Verdiana, 5 ottobre - 27 ottobre 2006. SESV Spazio Espositivo di Santa Verdiana, Firenze, 5 ottobre - 27 ottobre 2006. Testo Italiano e Inglese. Firenze, 2006; br., pp. 48, 52 ill. col., cm 15x15.
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«La ricerca di Enrico Frigerio non emerge esibendosi in prove muscolari e non sente l'esigenza di distinguersi attraverso il ricorso a minimalismi o a virtuosismi di sorta. Sono architetture che si fanno apprezzare per un senso di ragionevolezza e di equilibrio che le avvolge con una eleganza discreta, rendendole protagoniste impalpabili dello spazio in cui si trovano. Fanno parte dell'ambiente, in cui si dissolvono realizzando una personale, millimetrica poetica della sparizione» (Marco Brizzi). Catalogo di una mostra che ha nel SESV Spazio Espositivo di Santa Verdiana solo la sua prima tappa, introdotto da un intervento di Frigerio e concluso da un testo di Marco Brizzi, il catalogo illustra otto progetti dello studio: la tribuna ecologica dell'autodromo di Imola, il palazzo per il gruppo RAS a Milano, la palestra polivalente di Giussano, il progetto per il nuovo Museo di Belle Arti a Losanna, la nuova sede della Sambonet a Orfengo, il concorso per la sede dell'OIC (Organization of the Islamic Conference) a Gedda, la centrale elettrica di Sparanise, il ""quartiere di fotosintesi"" a Vercelli. Nato a Torino nel 1956, Enrico Frigerio ha studiato architettura a Genova dove si è laureato con Enrico Bona. Nel 1982 entra nel Workshop di Renzo Piano, al cui fianco ha imparato il mestiere collaborando a diversi progetti tra cui l'invenzione delle stazioni della Metropolitana a Genova (1983) e il riuso del complesso industriale del Lingotto a Torino (1983-1989). Nell'ambito di questa esperienza è entrato in contatto con gli ingegneri Peter Rice e Tom Barker. Nel 1986 ha deciso di confrontarsi in proprio sul campo aprendo lo studio Frigerio Associati, che professa architettura e design con un'organizzazione basata sul lavoro d'équipe; cinque anni dopo, nel 1991, ha costituito il Frigerio Design Group, un gruppo di lavoro che fa della qualità e del rapporto con l'ambiente il suo obiettivo primario. Le sue prime partecipazioni a manifestazioni internazionali risalgono al 1981: Biennale di Sofia e Triennale di Milano. Ha pubblicato nel 2005, edita da Skira, la monografia Slow architecture for living, manifesto dello studio.