Codice: 19716877563118
Editore: Banca Toscana
Categoria: Architettura
A cura di Carlo Sisi. Schede delle opere di Silvestra Bietoletti, Riccardo Caldini, Rossella Campana, Simonella Condemi, Valentina Gensini, Elena Marconi e Benedetta Matucci. Saggi d Vanessa Gavioli e Carlo Sisi. Firenze, 2005; ril., pp. 320, 360 ill. b/n e col., cm 25,5x29.
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La Galleria d'Arte Moderna venne inaugurato nella sua sede attuale nel 1924, ma la storia delle sue collezioni è molto più antica e risale al 1784, anno in cui il Granduca Pietro Leopoldo riformò l'Accademia fiorentina, istituendo accanto a quella d'arte antica, una Galleria d'arte moderna da incrementarsi con continuità attraverso l'acquisizione delle opere premiate nei concorsi accademici e nei saggi di pensionato artistico oltre a quelle, sempre più numerose, provenienti dalla raccolta d'arte contemporanea di committenza granducale. Il compito di suggerire un ordinamento dei diversi nuclei fu affidato nuovamente ad una riforma accademica (1867) in parallelo ad i nuovi criteri che separavano nettamente l'istituzione scolastica da quella museale, formando per quest'ultima una sede statale suddivisa nelle sezioni antica e moderna. In questa sede si raccolsero le opere moderne delle collezioni lorenesi, mentre quelle dell'Accademia vennero annesse alla scuola, in una naturale continuità tra il luogo di insegnamento e le opere che ne erano testimonianza, istituendo così la Galleria moderna dell'Accademia, come allora fu denominata. Al fine di stabilire i criteri giuridici per la gestione e l'incremento di questa nuova istituzione, nel 1914 lo Stato Italiano e il Comune di Firenze stipulavano una Convenzione (tuttora vigente e che costituisce un unicum nel panorama museale Italiano) che garantiva una gestione comune del patrimonio con la creazione di una speciale Commissione destinata ad acquisire nuove opere d'arte grazie ai proventi derivanti dai fondi dei biglietti. Allestita in 30 sale del secondo piano, la Galleria d'arte moderna di Palazzo Pitti offre un quadro completo della pittura dal Neoclassicismo al XX sec.- con particolare riguardo ai movimenti dell'arte in Toscana -, qualche esempio significativo della scultura di quel periodo, alcune opere di artisti stranieri e campioni efficaci di arti applicate ottocentesche. Il percorso, organizzato in sequenza cronologica e per gruppi tematici,chiarisce al visitatore la storia dei diversi nuclei collezionistici consentendo altresì la corretta lettura degli ambienti monumentali, contrassegnati dal gusto delle dinastie che vi si avvicendarono (Lorena e Savoia).