Oggetto di questo volume è l'abitazione, colta nel suo momento formativo e analizzata nei complessi meccanismi, che dai primi archetipi l'hanno portata a differenziarsi in una varietà di tipologie, frutto di lunghi e faticosi processi di perfezionamento culturale e di adattamento ambientale. Essa è il prodotto più rappresentativo del mondo dell'uomo: il suo microcosmo familiare, i suoi rapporti sociali, le sue abitudini, le sue credenze, le sue attività, sono tutte fisicamente sintetizzate nelle forme abitative, la cui importanza culturale va oltre perciò il puro fatto estetico e costruttivo. Tipologie apparentemente elementari possono divenire illuminanti e dare risposte plausibili a quesiti essenziali per la ricostruzione della storia edilizia dell'uomo. Soprattutto oggi che la varietà delle culture locali tende ad appiattirsi dentro un unico orizzonte culturale, può essere perciò istruttivo prendere coscienza degli originari caratteri comuni e delle peculiari differenze storico-ambientali delle diverse forme abitative, che hanno tutte contribuito agli sviluppi del più ampio processo tipologico dell'abitazione umana. GIANCARLO CATALDI è nato a Venezia nel 1944. Si è laureato in architettura a Roma nel 1968, dove ha frequentato i corsi di Saverio Muratori, il cui insegnamento è stato il riferimento costante della sua carriera di architetto e di docente. Dal 1972 è a Firenze come assistente di Luigi Vagnetti, suo secondo maestro, divenendo nel 1975 professore di Progettazione Architettonica. Nel 1981 ha fondato a Pienza il CISPUT (Centro Internazionale per lo Studio dei Processi Urbani a territoriali). Ha fatto parte dell'Advisory Board della EVAW (Encyclopedia of Vernacular Architecture in the World, a cura di Paul Oliver, 1997). Dal 2013 è Presidente dell'ISUF (International Seminar on Urban Form). Altre pubblicazioni: Sistemi statici in architettura (1974), Il territorio della piana di Gioia Tauro (1975, premio Sila per la saggistica), Per una scienza del territorio (1977), Pienza Forma Urbis (2007, con F. Formichi).