Nel più vasto ambito del petrarchismo europeo, questi studi incentrano la loro attenzione su alcuni significativi aspetti dei rapporti culturali tra Italia e Spagna, che, specialmente sotto il regno di Carlo V, sono stati intensi e fecondi, in un'epoca segnata da un notevole entusiasmo sperimentalistico e di trasformazione nei più diversi campi del sapere. Dal minimo sfaldamento del classicismo garcilasiano, còlto tra metamorfosi ed homo ad circulum, verso la saturazione luminosa di Herrera, si giunge ad un sonetto giovanile di Góngora, che già si spinge sulla soglia del barocco. Sempre nell'ottica comparatistica di riferimento reciproco, il volume si completa con un'appendice sulla figura della speranza nei lirici italiani della stessa epoca. Valerio Nardoni è dottorando in Lingue e Culture del Mediterraneo presso l'Università di Firenze. In questa stessa collana ha pubblicato un saggio su Góngora nel volume Per ridere. Il comico nei secoli d'oro; un'antologia sull'opera di Mario Luzi; traduzioni di poesia e narrativa spagnola (M. Cervantes, P. Salinas, A. Crespo, A. Sánchez Robayna, ecc.)