Codice: 122332401056736
Editore: Alinea Editrice
Categoria: Architettura
Ean13: 9788860555410
Firenze, 2011; br., ill. col., cm 21x21. (Architettura Pubblica Contemporanea. 1).
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Il progetto per la scuola primaria statale Raimondo Montecuccoli è del 2002 e quindi realizzato direttamente con capitoli finanziari di investimento del Comune di Modena, un investimento della comunità che realizza con propri fondi i propri edifici pubblici. Rispetto al panorama che si sta profilando, quindi, un progetto redatto con strumenti finanziari oggi difficilmente utilizzabili. Ma, contemporaneamente, un esempio davvero significativo di come un'opera pubblica viene concepita e come ancora dovrà esserlo; tutta la fase di ideazione dell'opera, che precede il progetto architettonico, e che va dalla volontà di realizzare l'edificio alla definizione del luogo, delle funzioni e della gestione, continuerà a essere parte fondamentale del concetto di opera pubblica e dovrà continuare a essere parte motivante, sostanziale e poi integrante dell'intero processo costruttivo. Questo edificio non è "soltanto" una scuola. Il progetto redatto e realizzato dal gruppo di professionisti incaricati è il risultato, ancora prima di un pensiero architettonico, proprio dei progettisti, di un pensiero, di una serie di idee sociali, funzionali, urbanistiche, identificate dall'amministrazione e dagli uffici tecnici comunali. Se, in questo caso specifico, la volontà di dotare un sobborgo storico della città, già divenuto quartiere e destinato a uno sviluppo residenziale, non solo di una scuola, ma anche di una palestra, di una biblioteca di una ludoteca, di una sala di musica e di un auditorium aperti anche in orario extrascolastico, ha dato origine a un edificio che funge, con tutte le attrezzature citate, da piccolo centro civico, quello che è importante mettere in evidenza è la correlazione, più in generale, tra l'architettura pubblica e la politica delle esigenze a scala urbana e territoriale cui l'edificio dà risposta e soluzione. Il destinatario, la comunità, dovrà sempre individuare e indicare i reali bisogni, perché l'opera realizzata possa soddisfarli e si configuri come davvero utile e fondamentale per tutti i cittadini. Soltanto in questi termini l'economia dell'opera è proficua per i soggetti attuatori, sostenibile per la comunità. E quindi, in ultima analisi, è possibile la sua realizzazione. La questione estetica dell'opera, anche in questo prossimo scenario, non si esaurirà in sé ma coinciderà e includerà scelte civiche (che sono sociali, economiche, ecc.) più vaste.