Indice: Introduzione di Massimo Ruffilli - Comunicazione e Architettura di Giuseppe Lepri - Elementi teorici di Duccio Brunelli - exhibit design, il progetto di architettura come strumento di comunicazione - strumento digitale come metodo creativo spaziale di progettazione - l'architettura non solo spazio attraverso il quale si muovono le persone, ma volume attraverso il quale si diffondono le informazioni - Progetti di allestimenti- Studio BBA-Architetti - Progetto di allestimento Italia for Events - Barcelona; Progetto di concept per spazi espositivi modulari per la NewTours Spa; Progetto del Motor Home Me.Mo dell'Automobile Club d'Italia ACI; Progetto di allestimento per evento privato - Firenze; Progetto per una sfilata di moda - Mosca; Progetto di allestimento per evento di inaugurazione della concessionaria Mercedes-Benz Auto la Rotonda - Firenze; Progetto di allestimento per l'evento ed esposizione "La Toscana del Genio". Duccio Brunelli, è un architetto della nuova generazione, fortemente impegnato nell'utilizzo delle tecnologie avanzate. Lo strumento digitale viene impiegato da Brunelli, per progettare e non solo per rappresentare, e diviene, esso stesso, un effetto della realizzazione architettonica finale. Questo suo testo presenta i molti lavori professionali da lui realizzati, tutti finalizzati alla ricerca applicata verso una nuova architettura ed un nuovo design: queste esperienze sono il frutto di un continuo lavoro di ricerca nell'ambito della progettazione architettonica che il suo studio sta portando avanti da alcuni anni, focalizzando l'attenzione non solo sui progetti di allestimento temporaneo, ma anche negli altri campi dell'architettura. Rimane il fatto che attraverso lo sviluppo di progetti di allestimento temporaneo risulta più facile metter in pratica tali teorie, in quanto l'elemento tempo può con facilità ridurre eventuali incertezze. È in questo campo d'attività che viene sperimentata una nuova idea progettuale che inverte quelli che erano considerati i valori fondamentali: la staticità, l'immanenza, la permanenza nel tempo, a favore, invece della leggerezza, della variabilità della flessibilità. Quello che però unisce ogni tipo di evento è l'idea fondante, che ne determina sempre la fisionomia e la ragion d'essere. Ovvero: ci si incontra per comunicare. E qui l'architettura per eventi speciali provoca suggestioni ed evocazioni creative, non bastano, infatti, le parole dei relatori o gli scritti di supporto per fissare nella mente e nel cuore la sovrabbondanza dei temi e degli argomenti; dunque tutto quello che è a contorno dell'evento "propriamente detto" deve essere messo con sapienza a servizio dei messaggi da trasmettere: il design, l'ambiente, il brand, le immagini, le luci, le forme. Tutti e cinque i sensi dei partecipanti all'avvenimento, che sia aziendale o accademico o di altro tipo, devono essere allertati e coinvolti. Questo anche e soprattutto per le più interiori facoltà ricettive della persona, tanto dal punto di vista razionale quanto emozionale.