Il rapporto tra Giorgio La Pira e i Giubilei degli anni 1925 - 1950 - 1975 offre la possibilità di conoscere quella “teologia della storia” di cui La Pira non ha mai cessato di costruire il disegno e a cui fa da sfondo una prospettiva biblica che lo porta a leggere le vicende umane e storiche alla luce della morte e della resurrezione di Cristo. Questo volume, curato dalla Comunità di San Leolino, restituisce, attraverso una presentazione storica, il clima in cui La Pira visse questi eventi ecclesiastici e come lui li interpretò e li fece propri. Il fatto che Giorgio La Pira leggesse i Giubilei come un tempo privilegiato per imprimere alla storia un movimento inarrestabile verso l'unità del genere umano, verso la conversione dei popoli, verso la pace, può essere giudicata un'ingenuità. Egli infatti “sognava”, ma al modo in cui “sogna” la Chiesa, per rendere sempre più “contemporanea” la salvezza recata da Gesù Cristo nella terra degli uomini.