La qualità non è misurabile né tanto meno può essere costretta in gabbie normative (L. Freyrie e A. Flores) soprattutto se è riferita al settore edilizio caratterizzato dalla non standardizzazione del prodotto e dalla variabilità nel tempo dei processi. Ma è senza dubbio un valore aggiunto lì dove denota coerenza, conformità, controllo, coordinamento sia del processo di generazione delle idee progettuali che delle istruzioni specifiche necessarie alla costruzione del manufatto edilizio. Poiché con il termine progetto si configura contemporaneamente sia un prodotto che un processo, l'applicazione del concetto di Qualità cambia sostanzialmente che si parli dell'una o dell'altra interpretazione. Il volume affronta il tema della Qualità applicato al progetto dell'opera di architettura, cercando di coglierne i limiti e le potenzialità, alla luce dei nuovi paradigmi proposti dalla norma volontaria e dei requisiti richiesti dall'apparato legislativo cogente. Nasce a completamento di una serie di attività di ricerca scientifica che la curatrice ha svolto nell'ambito del suo impegno nella Facoltà di Architettura della Seconda Università degli Studi di Napoli, ed è articolato in quattro parti: la prima in cui si evidenziano nodi problematici e spunti di riflessione relativi al rapporto tra Architettura e Qualità; la seconda in cui si analizza il concetto di qualità applicato al progetto in quanto processo; la terza in cui vengono proposte diverse interpretazioni al significato della qualità del progetto come prodotto; infine la quarta in cui vengono presentate esperienze applicative supportate da casi esemplificativi. Pertanto, il volume si rivolge non solo ai neolaureati delle Facoltà di Architettura, Ingegneria, Scienze Ambientali ed Economia, che da questi contributi potrebbero trarre un utile suggerimento per un'ulteriore specializzazione professionale, ma soprattutto ai professionisti già esperti nel settore e al mondo imprenditoriale che riconosce il valore aggiunto di un processo edilizio gestito in qualità.