L'allegoria, si sa, è quella figura retorica per cui in letteratura qualcosa di astratto viene espresso attraverso un'immagine concreta per mezzo della quale chi scrive esprime e chi legge ravvisa un significato riposto, un senso allusivo. Ecco la chiave per penetrare fino in fondo nel mondo e nelle intenzioni di questa nuova raccolta intitolata appunto Allegoria. Sandra Evangelisti dichiara subito in partenza il suo riferimento privilegiato a Montale. Anche lei dice al suo lettore di "non chiedere la parola", non "domandare" la "formula" perché il poeta può solo cercare una soluzione simbolica. Per farlo bisogna ridimensionare il cuore e la mente e decidere di affidarsi alla "pancia", perché la parola è "oggetto di passione". L'autrice arriva addirittura a dire che "solo con le mani sporche di sangue / si può scrivere" e questa considerazione diviene un assunto che attraversa e avvolge nella sua trama l'intero libro, coinvolgendoci nell'avventura di una vita che conosce malattia e sofferenza, in una serrata lotta con il proprio corpo, ossa muscoli e nervi, organi e sangue, sensi e funzioni, carne e pensiero.