In mostra ina piccola serie di fibule databili al VI-VII secolo di area merovingia e slavo-germanica; una bella cartapesta raffigurante l'Annunciazione caratterizzata dal vivace cromatismo prettamente veneto ed impreziosita dall'uso abbondante delle dorature. Nel mezzo, fra le altre opere, una rara scultura lignea d'alta epoca raffigurante una Madonna in Maestà, un piccolo acquamanile del tipo "cavalleresco" in ottone, un'intensa quattrocentesca crocifissione in alabastro di Nottingham dai personaggi affastellati con angeli dalle ali appuntite come quelle delle rondini ed una croce di ambito senese dalle raffinate figure incise e dorate ottenute a risparmio sul fondo smaltato blu scuro. Due splendidi rilievi in terracotta, una dolcissima Madonna col Bambino fra paffuti angioletti musicanti che spuntano come frutti da una struttura arborea e l'altro una drammatica, intensa e commovente Crocifissione attribuiti rispettivamente a Niccolò Baroncelli e a Benedetto da Maiano da Giancarlo Gentilini e David Lucidi, testimoniano la plastica rinascimentale italiana. Una bella Madonna col Bambino scolpita in legno di tiglio, in superbo stato conservativo, è attribuita da Serenella Castri allo scultore Hans Thoman. Ricordiamo ancora un prezioso Crocifisso in bronzo dorato particolarmente raro in quanto nudo ed ancora vivo, ricondotto da Giancarlo Gentilini e David Lucidi in ambito michelangiolesco con ipotesi attributiva a Daniele da Volterra ed infine un raro versatoio in maiolica policroma con doppio ritratto e versatore a forma di drago della metà del cinquecento uscito dalla Bottega Castellana di Orazio Pompei ed appartenente alla tipologia cosiddetta "Orsini Colonna" proveniente dalla collezione Matricardi.