Code: 289832622191591
Publisher: Damiani
Category: Photography
Ean13: 9788862082686
Bologna, 2013; bound, pp. 88, 40 b/w and col. ill., cm 24,5x30. (Fotografia).
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The Portrait Machine Project, primo libro di Carlo Van de Roer, indaga l'idea che una macchina fotografica possa rivelare intuizioni altrimenti invisibili all'interno della relazione tra artista, apparecchio, soggetto e spettatore. Van de Roer utilizza una AuraCam, dispositivo inventato nel 1970, nel tentativo di registrare ciò che può vedere un fisico. I suoi soggetti - amici, familiari e personaggi famosi, compresi gli artisti Miranda July, Aurel Schmidt e Terence Koh, nonché l'autore James Frey - sono collegati con sensori alla fotocamera, che traduce il biofeedback in informazioni sul loro carattere e il modo in cui sono visti. La land camera modificata descrive queste informazioni come colore nella polaroid e li restituisce come descrizione stampata e diagramma. Mediante il coinvolgimento nel progetto di personaggi noti, Van de Roer si chiede cosa uno spettatore si aspetti da un ritratto, in particolare il ritratto di qualcuno che pensa di conoscere.