Code: 235241923370105
Publisher: Casa Editrice Stefanoni
Category: Photography
Ean13: 9788862490368
Lecco, 2009; bound, pp. 216, ill., cm 30x30.
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Associare la terra alla gola, intesa come vizio, non è del tutto insensato. Se ci si pensa un poco, tutto ciò di cui ci nutriamo viene dalla terra. O almeno così dovrebbe essere. Più insensato è forse il racconto che segue. Che, partito per essere una speculazione attorno al vizio in oggetto, ha finito per essere invece un elogio alla continenza e al sacrificio. Le vie del Signore sono infinite, forse anche quelle dei raccontatori di storie. I quali, a giustificazione delle deviazioni fatte lungo la retta via del narrare, hanno sempre qualche plausibile scusa. Nel mio caso, la scusa sta nella cornice temporale allinterno della quale si svolge il racconto. Un tempo, come si vedrà in cui l' ingordigia era bandita dalla vita quotidiana, e non solo per carenza di materia prima. Un tempo in cui la terra era anche madre, donava nutrimento e come tale era rispettata. L' odierno problema sta forse nel fatto che la terra, pur meritando lo stesso rispetto di allora, forse non lo riceve più. Il senso di questa storia sta nel destino del panino di farina bianca, vero protagonista. Chiude il proprio ciclo biologico per alimentarne un altro. Non si getta niente, insomma, tutto ha uno scopo. Addirittura anche noi umani, ospiti a volte maleducati su questa terra che deve avere infinite riserve di pazienza. Perlomeno si spera che siano infinite.