Code: 31597141819222
Publisher: Mazzotta
Category: Painting
Ean13: 9788820216719
Parma, January 13 - February 15, 2004. Edited by Baroncelli F. French Text. Milano, 2004; paperback, pp. 72, b/w ill., 34 numbered out of text col. plates, cm 22x24. (Biblioteca d'Arte).
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Il catalogo, pubblicato in occasione dell'esposizione presso la Galleria San Ludovico a Parma, presenta un saggio di Francesco Barocelli, corredato da alcune riflessioni dell'artista, che introduce le opere che ripercorrono la carriera pittorica di Francesco Barilli dal 1963 al 2003. Barocelli cura anche le schede tecniche riportate di seguito alle illustrazioni. Concludono il volume un'antologia critica e gli apparati con note biografiche, esposizioni, bibliografia, filmografia, curati da Carla Carnerini. I soggetti dei quadri - poltrone e divani; rivestimenti in pelli esotiche; finestre come diaframmi, come cornici o come specchi; stanze piene di oggetti-simbolo; umani zoocefali; città atopiche; giungle e autobus.; sale cinematografiche - ci presentano l'individualissimo surrealismo metafisico di Barilli, pittore prestato al cinema, parmigiano di casa a Roma. Francesco Barilli è un noto regista cinematografico. Ma le sue origini artistiche, che hanno poi informato visivamente la sua esperienza nella settima arte, sono pittoriche. E questo indipendentemente dall'inevitabile influenza di un clima familiare permeato a tutti i livelli dall'arte, pittura in primis: la famiglia parmigiana dei Barilli rappresenta infatti un unicum per coerenza di passione, di qualità e per la varietà di esperienze artistiche attraverso quattro generazioni successive di pittori, scrittori, musicisti. Metafisica, surrealismo e neo-pop-art in lui si compenetrano in forme e significati nuovi e originali: se gli esseri umani con teste zoomorfe richiamano la metafisica sarcastica di Savinio, le campiture cromaticamente intense di oggetti-simbolo sospesi in dimensioni interiori rimandano a Magritte è anche vero che l'alienazione che trapela da certi paesaggi urbani è genuinamente hopperiana, così come la ricerca sul segno e la sperimentazione sulla scomposizione dell'immagine si rifanno al cuore più vitale del neo-espressionismo.