Il progetto «Sottopasso. Arte in volo», ideato da Massimo Fiumanò e curato dall'Associazione Ingremiomatris è dedicato al volo. Il titolo può sembrare un ossimoro, ma, ferma sul binario 1 nel sottopasso della Stazione Ferroviaria Vigezzina di Domodossola, una carrozza ferroviaria degli inizi del Novecento per 17 mesi si è trasformata in una galleria d'arte contemporanea fuori dal comune. Sono sfilati cinquanta artisti, utilizzando gli eleganti e spartani interni in ciliegio e i sei grandi finestrini illuminati e orientati verso il marciapiede. Le opere erano visibili dall'esterno, di giorno e di notte, osservabili solo da fuori, da chi passava lì vicino. Video, pittura, fotografia, scultura, musica. Ogni mostra è stata un'installazione racchiusa nello spazio inaccessibile della carrozza, un luogo magico, a parte, un giocattolo insieme surrealista e dadaista, una scatola delle meraviglie che a volte suonava anche. Per oltre un anno e mezzo questa galleria a statuto speciale ha intrapreso molti viaggi, a suo modo, in mezzo ai due milioni di persone che sono transitate sui binari della Stazione Vigezzina di Domodossola ogni giorno, per mesi, in un crocevia ferroviario che collega due culture, due paesi, il confine tra la Svizzera e l'Italia.